Doveva essere il giorno del mega-inciucio. E’ stato, invece, il giorno della resa. Il Movimento 5 Stelle alza bandiera bianca e dopo le polemiche sul possibile accordo con Pd e Forza Italia decide d...
Doveva essere il giorno del mega-inciucio. E’ stato, invece, il giorno della resa. Il Movimento 5 Stelle alza bandiera bianca e dopo le polemiche sul possibile accordo con Pd e Forza Italia decide di non presentare la lista alle elezioni comunali di Gragnano. Una decisione arrivata nella notte dai vertici nazionali del partito che hanno deciso di stoppare il “progetto politico” sponsorizzato dal sindaco uscente Paolo Cimmino. Una decisione arrivata nel corso della notte, capace di mandare all’aria i piani dei rappresentanti locali del Movimento. Sono quindi sette le liste presentate dal sindaco uscente. E se le stelle sono cadute, per volere prima del Pd e poi dei vertici dei pentastellati, a essere eliminata è stata anche la civica che avrebbe dovuto ospitare gli orfani del simbolo del M5S. Un papocchio che ha messo a dura prova gli equilibri della coalizione a sostegno del candidato sindaco Paolo Cimmino a poche ore dalla presentazione delle liste. Sono sedici in totale le forze politiche in corsa, di cui sette liste per il sindaco Paolo Cimmino, otto per lo sfidante e ex vicesindaco Nello D’Auria. Una sola lista, invece, per l’avvocato Maria Pia Di Maio. In un clima non certo sereno, si sono svolte ieri mattina le operazioni per la presentazione delle liste in presenza di candidati al consiglio ma sotto l’occhio attento dei tre aspiranti sindaco. Toni pacati tra il sindaco e il suo ex vice, a dispetto delle polemiche esplose due giorni fa con le gravi accuse mosse da Nello D’Auria nei confronti della coalizione rivale che, a detta del candidato a sindaco, avrebbe rubato i dati personali una volta venuta in possesso dei nominativi e delle liste. «Un colpo basso, da vili» aveva sottolineato proprio D’Auria, in uno sfogo social. Non è tardata ad arrivare la risposta del sindaco uscente Paolo Cimmino e soltanto dopo la presentazione delle liste. «Lo scopo della mia ricandidatura a sindaco di Gragnano è volta a completare le tante azioni già messe in atto sotto la mia guida dal 2014 e dare con il programma che presentiamo per i prossimi 5 anni, la spinta decisiva per consegnare alle future generazioni, una città al passo dei tempi. Sorrido nel leggere le accuse di chi parla di furti di nominativi di candidati, una cosa tecnicamente impossibile visto che le liste del mio sfidante non sono ancora pubbliche e dunque al momento solo nelle sue mani e in quelli della sua coalizione».Una coalizione che D’Auria ritiene affidabile. «Prima di ogni cosa siamo amici, fratelli, famiglia. Alcuni sono quelli di 5 anni fa, altri sono entrati in squadra da poco ma vicini nelle idee da tempo». Entusiasmo per la candidata a sindaco di Europa Verde, Maria Pia Di Maio, che con una lista a sostegno non teme i big della politica. «La mia candidatura è frutto di un messaggio sociale. Le mie battaglie sono e saranno per salvaguardare i diritti di tutti», conclude l’avvocato penalista. @riproduzioneriservata