Da marzo all’inizio dell’estate. E poi ancora a metà agosto. Siamo a settembre ormai, il rientro dalle vacanze s’è portato dietro anche gli annunci fatti – tra social e sedute di consi...
Da marzo all’inizio dell’estate. E poi ancora a metà agosto. Siamo a settembre ormai, il rientro dalle vacanze s’è portato dietro anche gli annunci fatti – tra social e sedute di consiglio comunale – dai vertici dell’amministrazione comunale sull’apertura dell’isola ecologica. Che, ancora oggi, resta chiusa al pubblico. Inspiegabilmente. Perché se da un lato l’Ente di via Gionti ha consegnato all’azienda incaricata del servizio di raccolta dei rifiuti le chiavi e la gestione della struttura mesi fa (7 aprile), dall’altro appare ancora inspiegabile la mancata apertura al pubblico dell’impianto. Eppure di annunci da parte dei vertici della squadra di governo locale ne sono stati fatti tanti. Ad oggi restano i punti interrogativi attorno a un progetto, entrato nel vivo durante la prima amministrazione Ranieri, che fa fatica a vedere la luce. Tralasciando i raid furtivi degli anni scorsi, l’impianto – destinato a diventare un punto centrale per il miglioramento della raccolta differenziata, vista anche l’entrata in vigore del nuovo calendario – è ancora un tabù per l’amministrazione comunale che non ha annunciato l’apertura della struttura alla comunità. Eppure le rassicurazioni dell’assessore all’ecologia nel consiglio comunale dello scorso 29 luglio sembravano indicare un’apertura immediata. «Entro la metà del mese di agosto l’isola ecologica sarà aperta al pubblico. Almeno queste sono le informazioni che abbiamo raccolto insieme agli uffici», le parole nel corso di una infuocata seduta della “straniera” della giunta Ranieri. Parole pronunciate in risposta alle richieste della consigliera Maria Grazia Sabella, unica eletta tra le fila dell’opposizione, che già in passato aveva chiesto delucidazioni «sull’apertura dell’isola ecologica». «Credo sia bene chiarire quando verrà aperta», aveva detto l’ex azzurra di Terzigno costretta ad accontentarsi dell’ennesima data sull’apertura del centro per il conferimento dei rifiuti. Ancora una volta disattesa. Dopo l’annuncio di marzo, poi l’inizio dell’estate e infine «metà agosto», quello dell’isola ecologica di Terzigno sembra essere diventato un vero e proprio mistero politico. Un caso che tiene in apprensione anche gli stessi consiglieri della maggioranza che dopo le promesse della campagna elettorale – a un anno dalla vittoria alle urne – sono chiamati a dare le prime risposte a una comunità che in dieci mesi, dalla vittoria a oggi, ha assistito per lo più a liti e ribaltoni all’interno dello schieramento del sindaco. Le frizioni interne, i cento giorni per la nascita della nuova giunta e gli equilibri già stravolti dopo la vittoria alle urne – un consigliere della maggioranza è passato tra i banchi dell’opposizione e uno della minoranza continua a votare gli atti proposti dalla squadra di governo locale – hanno notevolmente rallentato l’operato di un’amministrazione nata sotto una cattiva stella.