Per i carabinieri impegnati negli accertamenti in seguito alla scomparsa di Nicola Tanturli, il bimbo di 21 mesi ritrovato stamani, il piccolo si sarebbe allontanato da solo, vagando poi per i boschi circostanti la casa dove vive con i genitori a Palazzuolo sul Senio (Firenze). Gli investigatori escludono altre possibili ipotesi. E’ stato un giornalista a far ritrovare il piccolo: ‘Ho urlato il suo nome e mi ha risposto’. Il bimbo è stato portato con la madre al pediatrico Meyer di Firenze, dove i medici hanno detto che le sue condizioni generali non destano preoccupazioni.
Il caso di Nicola Tanturli, il bambino di 2 anni ritrovato questa mattina ad oltre 24 ore dalla sua scomparsa, riporta alla mente altri casi di bimbi che si sono persi tra i boschi, magari in un momento di distrazione dei genitori o durante qualche gita o scampagnata. Tra i casi più recenti c’è quello del primo gennaio 2014 a Monte Livata, nel Lazio. Nel pomeriggio Nicole e Manuel, di 4 e 5 anni, fecero perdere le loro tracce, insieme a quelle della madre. La donna, in stato confusionale, venne ritrovata in nottata, ma non riusciva a dare indicazioni su dove si trovassero i bambini. Solo la mattina seguente furono ritrovati in un anfratto scavato nella roccia, impauriti e in leggero stato di ipotermia.
Nello stesso anno un bambino di 8 anni si era perso nei boschi vicino all’Eremo dei Romiti, nel Bellunese. Il piccolo stava partecipando ad una gita parrocchiale quando fece perdere le sue tracce. Dopo una notte passata all’addiaccio era riuscito a imboccare una strada verso Lorenzago di Cadore, dove venne individuato da una squadra di soccorritori. Nella primavera del 2013, ad Osiglia (Savona), in Valbormida, un bimbo di 2 anni e mezzo trascorse 10 ore da solo in un bosco prima di essere ritrovato dal cane Wally. Negli stessi boschi, nel 2006, un altro bambino, di 7 anni, si perse mentre era in cerca di funghi con i genitori. Venne ritrovato solo 18 ore dopo, dopo aver passato la notte avvolto in una giacca a vento in un anfratto nel bosco. Nel febbraio del 2005, invece, Simone – 5 anni – fu salvato dal fiuto dei suoi tre cani che riuscirono a guidarlo fuori dai boschi dopo una notte passata all’addiaccio vicino Marina di Camerota, nel Salernitano. Furono gli animali a tenerlo al caldo con i loro corpi nelle rigide ore notturne.
Drammatica fu, invece, la vicenda di un bambino di 9 anni che nel settembre 2006 si perse nei boschi di Taio (Trento), in Val di Non. Venne ritrovato, dopo una lunga notte di ricerche, disteso nel letto di un torrente in secca, in una zona boschiva ed impervia. Purtroppo morì la sera stessa a causa delle ferite riportate cadendo nel dirupo.