Da quando è iniziata l’emergenza pandemica da Covid-19 abbiamo compreso che per lavorare da casa nel migliore dei modi, soprattutto se si fanno frequenti sessioni di web conference, è necessario avere a disposizione strumenti che vadano oltre il video sgranato e l’audio pieno di rumori di fondo, offerti da webcam e microfoni incorporati nei PC. Per ottimizzare l’esperienza collaborativa a distanza l’optimum sarebbe poter contare sulla qualità audio/video offerta dai sistemi professionali di videoconferenza utilizzati dalle aziende. La nuova serie Studio P di Poly si propone proprio di colmare il gap esistente tra la maggioranza dei sistemi consumer e quelli aziendali.
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A questa famiglia appartiene Studio P15, una barra video personale che, integrando alcune delle migliori tecnologie attualmente in circolazione, ha risoluzione 4K, campo visivo di 90 gradi, zoom digitale 4x, e una performante sezione audio/video. Certificata Microsoft Teams e Zoom, è compatibile anche con Cisco Webex e tutti gli altri servizi di web conference attualmente i circolazione.
Nella confezione di vendita, oltre alla barra, sono presenti la manualistica, un cavo USB Type-C e un supporto regolabile (per collocarla sul bordo di uno schermo). C’è anche un alimentatore (220V- 12V/3A), in quanto la Studio P15, a differenza di una normale webcam, ha bisogno di essere alimentata a parte.
Le dimensioni (425x65x78 mm) della barra sono importanti soprattutto se paragonate a quelle di una normale webcam, quindi è sconsigliabile montarla sul bordo superiore del display da 14/15” di un laptop, mentre sta benissimo su uno schermo PC che ormai vanno dai 24 pollici in su. Anche il peso (circa 1,5 Kg) ci fa chiaramente capire che si tratta di un dispositivo “stanziale” poco adatto ad essere portato in giro.
Sulla faccia inferiore della barra, ci sono gli ingressi per l’alimentazione e USB-C per il collegamento al PC (Windows o Mac OS). Ci sono anche due porte USB-A, utilizzabili per un adattatore di un auricolare wireless o per altre periferiche.
La parte frontale, rivestita con elegante tessuto acustico grigio, vede la presenza, al centro, dell’obiettivo della cam, che integra un copri obiettivo per la privacy, con sopra un led verde che segnala l’accensione della cam e, sulla destra, del logo Poly.
Il posizionamento è davvero semplice. Dopo aver collegato il supporto alla barra video, basta poggiarlo sul monitor, e regolare in modo opportuno l’inclinazione. Questo è tutto. Da segnalare che la vite del supporto si inserisce in un attacco standard per treppiede da fotocamera, che può essere quindi utilizzato in alternativa al supporto così da avere maggiore flessibilità nel posizionamento della Studio P15.
La webcam funziona immediatamente non appena viene collegata al computer attraverso il cavo USB-C (supporta USB 3.0 e 2.0). Per sfruttare appieno il potenziale della Studio P15 bisogna però installare il software Poly Lens che mette a disposizione tutti i controlli necessari a settare i flussi video e audio secondo le proprie esigenze. Qualsiasi impostazione si voglia modificare, è possibile farlo in un’unica interfaccia di facile utilizzo, che consente, se necessario, anche di aggiornare il firmware. È possibile salvare i vari settaggi in profili di configurazione così da poterli richiamare velocemente all’occorrenza.
La Studio P15 è in grado di produrre flussi video con una risoluzione fino a 4K a 30 fotogrammi al secondo (in alternativa Full HD -1080p- o HD -720p-). Attraverso Poly Lens è possibile gestire l’inquadratura utilizzando i comandi PTZ (Pan, Tilt e Zoom: ovvero movimento in orizzontale, verticale e vicino/lontano). In modalità manuale è inoltre possibile regolare luminosità, contrasto, saturazione, nitidezza, compensazione del controluce.
Selezionando inquadratura automatica la cam provvede a regolare opportunamente lo zoom e la posizione dell’ottica, mettendo il soggetto o il gruppo inquadrato sempre in primo piano e al centro del fotogramma. Ottima la qualità video in condizioni di illuminazione favorevole, anche con poca luce la cam si difende bene pur perdendo inevitabilmente di nitidezza.
Particolare attenzione all’aspetto audio. A disposizione un buon altoparlante con radiatore passivo che riproduce il suono ad alto volume, consentendo di ascoltare gli altri partecipanti alla riunione in modo chiaro. Per captare la nostra voce la Studio P15 ha invece un array di microfoni beamforming a 3 elementi che sfrutta tre tecnologie proprietarie (Acoustic Clarity, NoiseBlockAI e Acoustic Fence) per ottimizzare la resa. Acoustic Clarity opera una efficace cancellazione dell’eco; NoiseBlockAI, grazie all’Intelligenza Artificiale, elimina ogni rumore di fondo molesto, che siano le urla di un bambino o lo squillo di un cellulare;
Acoustic Fence (recinto acustico) consente di regolare il cono (stretto, medio, ampio) di ripresa audio intorno alla barra, così che qualsiasi rumore al di fuori del “recinto” venga automaticamente cancellato.
Attualmente Studio P15 è disponibile su Amazon a 553 euro. Dopo averla lungamente provata, l’unico neo di questa barra è forse proprio il prezzo, non tanto perché non sia giustificato, la qualità c’è tutta e, anzi, la Studio P15 è più conveniente di altri concorrenti sul mercato, ma perché si tratta di un budget che, obiettivamente, in pochi possono decidere di stanziare per una webcam.
Gennaro Annunziata