Ercolano. Non una discarica, ma un’isola ecoNon una discarica, ma un’isola ecologica ‘videosorvegliata 24 ore su 24’ . Lo dice in una diretta su facebook il sindaco di Ciro Buonajuto in merito alle polemiche sui social e alle preoccupazioni dei residenti di via Focone in località San Vito, per anni martoriata da veleni, che temono si realizzi lì un’altra discarica di rifiuti. ”La mia Amministrazione non ha alcuna intenzione di mortificare quel quartiere, né di realizzare lì un sito di stoccaggio o una discarica” ha detto in un passaggio; ”a via Focone è stata immaginata un’isola ecologica identica a quella che c’è in via Plinio, che non comporta alcun rischio per la salute. Lì ci sono i cosiddetti ingombranti, vecchie cucine e tavoli non la ‘monnezza’ come qualcuno vuole immaginare. Chi dice che a causa dell’isola ecologica aumenta il rischio dei tumori, dice una bugia. In via Focone abbiamo immaginato un’isola ecologica ancora più moderna che riqualifichi il quartiere e non di certo lo mortifica, videosorvegliata 24 ore su 24” ha aggiunto. ”E per realizzarla è previsto un finanziamento della Città Metropolitana con un progetto che non abbiamo ancora scritto, ma che possiamo scrivere insieme, se volete. Abbiamo immaginato tanto verde, un campo di bocce e orto didattico, un centro anziani. L’alternativa è che quella grande distesa di cemento che ora c’è in via Focone, rimanga abbandonata. Allora sì, c’è il rischio che qualche buon uomo possa andare a sversare rifiuti tossici”.
Quell’area è stata confiscata a una società riconducibile alla camorra. Ora, l’intenzione dell’ente comunale è riqualificarla. Ma le preoccupazioni restano. Marco Ricci, sacerdote della chiesa del Sacro Cuore di Gesù e presidente dell’associazione ‘Salute, Ambiente e Vesuvio’ non ci sta. ”Come pastore del popolo ho paura e non mi fido perché insieme alle persone dell’area siamo stanchi delle chiacchiere politichesi” spiega il sacerdote, subito dopo aver ascoltato la diretta ”Lì bisogna creare opportunità di lavoro per i giovani e far venire i turisti e non la spazzatura, di qualunque tipo essa sia ed in qualunque modalità: isola ecologica, sito di stoccaggio, centro di trasferenza, discarica legale e non. Chi avvelena e non custodisce la madre terra commette un vero e proprio femminicidio. Scaviamo nei cuori e bonifichiamo le coscienze” esorta.
”Invece di continuare a rendere la zona di San Vito la pattumiera di Ercolano, nel Parco Nazionale del Vesuvio, zona a protezione speciale, manteniamo le promesse elettorali: fogne, trasporto pubblico e riqualificazione della periferia con zone verdi fruibili ai cittadini di San Vito”.
E mercoledì 26 maggio alle 19 nel piazzale all’incrocio tra via Cook e via Focone è prevista una preghiera per la madre terra con l’arcivescovo di Napoli don Mimmo Battaglia, invitato da Marco Ricci, a conclusione della settimana nazionale della ‘Laudato sì’. La preghiera si svolgerà nel rispetto delle norme anti covid.