Torre Annunziata. E’ stato centrato alla gamba destra da un proiettile esploso da distanza ravvicinata. «Era una rapina. Ho reagito e l’aggressore ha sparato», la versione dei fatti raccontata dal diciassettenne Vincenzo P., la vittima dell’ultima notte di follia a Torre Annunziata.
Raggiunto al pronto soccorso dell’ospedale, il giovane ha ricostruito agli agenti di polizia impegnati a fare piena luce sul caso il raid criminale avvenuto in via Gino Alfani: «Ero in “Curva” e sono stato avvicinato da un giovane in sella a un Sh bianco – le parole agli investigatori – Mi ha ordinato di consegnare soldi e smartphone. Ho reagito e ho avvertito un rumore sordo e un forte bruciore alla gamba».
Il bandito, poi, si sarebbe dileguato in sella al suo scooter – a volto scoperto – lungo via Gino Alfani, facendosi largo tra la folla terrorizzata dal rumore degli spari.
Una versione, al momento, al vaglio degli uomini in divisa. Chiamati a capire se la versione della rapina finita male sia verosimile oppure sia il tentativo di mascherare la vera ragione dell’agguato.