POMPEI – Duecento fedeli ammessi in ogni celebrazione eucaristica, ma solo su prenotazione. Al Santuario della Vergine del santo Rosario di Pompei sono andati già tutti esauriti i posti negli scranni per partecipare alle prime messe di domani e domenica, nel primo giorno del mese interamente dedicato alla Madonna. Andrà avanti così per tutto maggio, con non più di 4 prenotazioni possibili per ciascun fedele, per poter offrire al maggior numero di persone la possibilità di entrare almeno una volta nella basilica dove si venera il quadro della Vergine che venne condotto a Pompei dal beato Bartolo Longo.
Sono ancora in corso le prenotazioni per le celebrazioni pomeridiane, si è già superata quindi la quota dei mille fedeli prenotati, distribuiti in tutta la giornata di domani e altrettanti per domenica. Mercoledì, intanto, cerimonia speciale per l’inaugurazione della nuova porta di bronzo del Santuario. L’opera, realizzata dal sacerdote artista don Battista Marello, sarà benedetta alle ore 17 dall’Arcivescovo Tommaso Caputo. L’inaugurazione avverrà, dunque, a 120 anni da quella della Monumentale Facciata della Basilica mariana, dedicata alla Pace Universale.
La porta viene attraversata ogni anno da milioni di pellegrini e per questo ha un significato simbolico importante. “La porta – spiega l’arcivescovo Caputo – è l’immagine del Santuario che accoglie l’umanità e va incontro al mondo. E’ l’esperienza di ogni fedele e pellegrino che, dopo aver pregato nella Basilica, riprende la sua strada e porta con sé tutti i tesori e le ricchezze che la fede di Pompei gli offre. Una fede dal carattere missionario, sempre alla ricerca di nuovi spazi e nuovi territori. Una fede missionaria per vocazione e per fondazione, poiché innestata nel nulla di un territorio che aprendosi a sé stesso si è aperto al mondo”. A spiegare il senso dell’opera, alta 5 metri, è lo stesso sacerdote artista casertano Marello: «Nel realizzare quest’opera, ho inteso fissare nel bronzo le figure di alcuni personaggi legati, in qualche modo, alle vicende del Santuario e all’opera mirabile di Bartolo Longo… e poi i tanti Santi che lo hanno sostenuto e consigliato. Assieme a loro sono rappresentate genti provenienti dai luoghi più lontani, che compiono un pellegrinaggio che porta al possesso del Regno dei Cieli, prefigurato dalle stelle poste in alto”.