Come saranno organizzate le vaccinazioni anti-Covid in farmacia e come ci si prenoterà sarà deciso nel primo incontro della Conferenza Stato-Regioni subito dopo Pasqua. Intanto le Federazioni dei farmacisti si sono già date da fare per individuare tutti i titolari disponibili e fornire le indicazioni per i corsi che abilitano alla vaccinazione previsti dalla legge. Federfarma ha attivato le procedure per il reclutamento attraverso le organizzazioni provinciali che dovranno raccogliere le adesioni e trasmetterle alla sede nazionale entro il 7 aprile, in modo da consentire alla Struttura Commissariale di inserire le farmacie nel piano di distribuzione dei vaccini. Inoltre, a tutti i farmacisti – spiega Andrea Mandelli, presidente di Fofi (Federazione ordini farmacisti italiani) – è già stata comunicata la password per avere accesso al corso di formazione dell’Istituto superiore di Sanità (Iss) che consente di vaccinare. Chi supererà l’esame finale potrà quindi entrare a far parte da subito delle categorie impegnate nella campagna vaccinale. “Per i primi giorni – sottolinea Mandelli – il farmacista sarà affiancato da un tutor, ossia un medico o un infermiere che abbiano già esperienza di vaccinazioni. Tutto deve essere fatto in sicurezza: è già stabilito, per esempio, che in ogni farmacia dove sarà somministrato l’immunizzante ci sarà obbligatoriamente un desk con siringhe di adrenalina già pronte per l’uso nel caso in cui si dovesse verificare una reazione allergica subito dopo l’inoculazione”. Il cittadino dopo aver ricevuto il vaccino resterà sotto osservazione per un quarto d’ora e poi potrà tornare a casa. Per l’eventualità di eventi avversi quando si è ancora in farmacia, si chiamerà il 118.
Le procedure “consentono di garantire i massimi livelli di sicurezza e di effettuare la somministrazione in farmacia nella massima tranquillità – afferma il Presidente di Federfarma Marco Cossolo – la rete delle farmacie dimostrerà anche in questa occasione la propria efficienza e la propria capacità di rispondere in tempi rapidi alle esigenze di salute della collettività”. E riferisce che sono già tantissimi i farmacisti iscritti al corso di formazione predisposto dall’Iss. L’accordo quadro tra Federfarma, Assofarm, Governo, Regioni e Province Autonome per la somministrazione dei vaccini anti-Covid in farmacia è stato siglato il 30 marzo. Ora le federazioni si aspettano che le Regioni lo recepiscano e organizzino velocemente le modalità di prenotazione, presumibilmente sulla piattaforma di Poste.