Curva dei contagi in salita in Campania per effetto anche del numero ridotto di tamponi svolto nel fine settimana. E cosi’, a fronte di una diminuzione dei casi di positività registrati nelle ultime ventiquattro ore (1.823 rispetto ai 2450 di ieri), il rapporto tra positivi e tamponi effettuati si impenna al 14,40% (rispetto all’11% di ieri) sulla scorta di un numero più basso di test fatti (12652). I deceduti sono 35 mentre le persone dichiarate guarite sono 1.737. I posti letto di terapia intensiva occupati sono 161 (dato invariato). I posti letto di degenza occupati sono 1543, in crescita.
Destano particolare preoccupazione le condizioni di una 54 enne, ricoverata in terapia intensiva all’ospedale del Mare di Napoli. La donna ha fatto il vaccino Astrazeneca la scorsa settimana, lo stesso lotto in via di sequestro in queste ore in tutta Italia. Sul caso sono in corso accertamenti.
“Nostra madre in gravi condizioni, aveva paura del vaccino’‘
“Mia madre è sempre stata una persona in salute, non aveva malattie. Improvvisamente dopo aver fatto il vaccino ha cominciato ad avere febbre, poi a vomitare e ora è in rianimazione”. A raccontarlo è Raffaele Conte, figlio di Sonia Battaglia, la donna di 54 anni di San Sebastiano al Vesuvio che è in rianimazione all’Ospedale del Mare di Napoli. La donna è in coma farmacologico per una serie di patologie intervenute dopo la somministrazione il 1 marzo al centro dell’Asl Napoli 2 del vaccino Astrazeneca del lotto ABV5811, bloccato in tutta Italia. La donna lavora nella segreteria dell’Itis Enrico Medi di San Giorgio a Cremano ed è stata convocata per il vaccino come tutto il personale scolastico: “Non voleva andarci – racconta il figlio Raffaele, 27 anni, insegnante – era molto spaventata, poi per senso civico, per riguardo verso gli alunni e i colleghi ha deciso di aderire”.
Dopo il vaccino la donna ha avuto un po’ di febbre: “dopo due, tre giorni – racconta ancora il figlio – ha iniziato ad avere la febbre, poi le è passata. Ma il giorno dopo ha iniziato a vomitare forte tutto il giorno. Le abbiamo dato un farmaco che ha avuto effetto ma il giorno dopo ha ripreso a vomitare. Poi ha iniziato a storcere il labbro, non riusciva a parlare bene. Il 12 marzo, la sera abbiamo deciso di chiamare l’ambulanza, sono venuti a casa, l’hanno controllata ma ci hanno detto che non necessitava il ricovero e di tenerla sotto controllo a casa”.
I familiari sono sempre più preoccupati, la donna non migliora per tutta la notte: “Il 13 mattina – continua il figlio – non riusciva a muovere il lato sinistro del corpo. Le chiedevamo di fare dei movimenti e lei pensava che stava muovendo il braccio, invece non era vero. A quel punto l’ho presa e l’ho portata io stesso all’Ospedale del Mare a Ponticelli. E’ entrata immediatamente e le hanno fatto una tac alla testa che ha evidenziato una emorragia cerebrale. Poi ci hanno detto che aveva anche una occlusione dell’aorta causata da una placca. Ma non era finita, due ore dopo ci hanno detto che ha avuto dei trombi polidistrettuali e anche un infarto. A quel punto è stata messa in coma farmacologico e ora è in terapia intensiva. I medici non trovano una spiegazione, mia mamma era sanissima”.
Protesta dei commercianti a Napoli
Intanto mentre un’ordinanza della Regione vieta gli spostamenti dal Comune di residenza, domicilio o dimora abituale sul territorio della Campania verso le seconde case in ambito regionale (salvo che per comprovati motivi di necessità o urgenza e comunque per il tempo strettamente indispensabile) sul fronte sociale monta la protesta di ambulanti e mercatali. Trecento commercianti oggi sono scesi in piazza a Napoli.
Alla base della protesta la chiusura di tutti i mercati in Campania, sia alimentari che di altro genere. I manifestanti hanno prima presidiato la sede della Regione e poi, dopo un corteo sul lungomare, hanno occupato la strada tra via Acton e via Cesario Console. Il corteo si è poi diviso in tre tronconi bloccando tre diverse strade del centro: piazza Bovio, davanti alla Camera di Commercio, via Medina e un terzo all’incrocio di via De Gasperi. Traffico in centro completamente bloccato per ore fino a quando hanno ottenuto rassicurazioni su un incontro con i vertici della Regione Campania mercoledì prossimo. Nel frattempo il governatore De Luca si appresta a varare nuove limitazioni in chiave anti Covid in tema di trasporti e mobilità. La nuova stretta sarà contenuta nell’ordinanza regionale n.9. In particolare – si legge in una nota dell’Unità di Crisi – con decorrenza dal 16 marzo 2021 e fino al 3 aprile 2021 è vietato lo svolgimento in presenza delle attività didattiche e formative e relative prove di verifica e di esame, anche inerenti ai corsi di lingua, teatro e simili.
Le attività di formazione professionale si svolgono in presenza soltanto dove detta modalità sia indispensabile; è vietato anche lo svolgimento in presenza delle attività teoriche e pratiche delle autoscuole e scuole nautiche, per il conseguimento di qualsiasi tipo di patente. Con decorrenza dal 18 marzo 2021 e fino al 5 aprile 2021 sono vietati gli spostamenti dal Comune di residenza, domicilio o dimora abituale sul territorio della Campania verso le seconde case in ambito regionale, salvo che per comprovati motivi di necessità o urgenza e comunque per il tempo strettamente indispensabile. Infine, a bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale e del trasporto ferroviario regionale è consentito un coefficiente di riempimento non superiore al 50 per cento.