Torre del Greco. Ennesima giornata da incubo per gli impiegati comunale dell’ufficio anagrafe, costretti a fare i conti con una cronica carenza di personale e con i quotidiani «assalti» dei cittad...
Torre del Greco. Ennesima giornata da incubo per gli impiegati comunale dell’ufficio anagrafe, costretti a fare i conti con una cronica carenza di personale e con i quotidiani «assalti» dei cittadini a caccia di certificati e carte d’identità. Così la contemporanea chiusura di ulteriori due sportelli – provocata dal pensionamento di altri due lavoratori – ha scatenato polemiche e proteste all’interno degli ex Molini Meridionali Marzoli, con il responsabile dei servizi demografici costretto a chiedere l’intervento degli agenti di polizia per riportare la calma.
Tutto è iniziato all’apertura degli sportelli: alla luce dell’esiguo numero di lavoratori rimasto a disposizione dell’ufficio anagrafe, si è stabilito di assicurare solo il rinnovo delle carte d’identità – il rilascio avviene previa prenotazione on-line – e di chiudere gli sportelli per i certificati e i cambi di residenza. Una scelta capace di scatenare malumori e proteste tra chi già era in fila per accedere agli uffici. In pochi minuti la tensione è salita alle stelle e qualcuno avrebbe provato a forzare la porta d’ingresso ai locali comunali.
Di qui, la decisione di lanciare l’allarme alle forze dell’ordine per scongiurare qualsiasi tipo di problema: l’arrivo degli uomini in divisa guidati dal primo dirigente Antonietta Andria è bastato a ripristinare l’ordine – senza necessità di ricorrere a denunce di sorta – ma non la serenità tra gli impiegati comunali. «Tutti i nostri colleghi sono in smart working da mesi, mentre noi dobbiamo combattere ogni giorno con una pesante carenza di personale e con le pressanti richieste dei cittadini – la rabbia dei lavoratori -. Abbiamo segnalato le criticità al sindaco, ma fino a oggi non ci sono stati interventi dell’amministrazione comunale».
D’altronde, Giovanni Palomba si è detto all’oscuro perfino dell’ultimo episodio-limite registrato all’interno degli ex Molini Meridionali Marzoli. E non è una novità.
@riproduzione riservata