Ercolano. Detto, fatto: i cittadini si sono auto-tassati per acquistare i tablet e i pc rubati all’istituto comprensivo Francesco Giampaglia a dicembre, quando un gruppo di malviventi fece irruzione all’interno del secondo circolo e portò via i dispositivi destinati alla didattica a distanza.
Dall’ennesimo raid criminale all’ombra del Vesuvio si è passati così a un messaggio di speranza e fiducia per una popolazione costretta a fare i conti con un elevato tasso delinquenziale. Immediatamente dopo il furto, la preside Giovanna Tavani aveva lanciato un appello indirizzato ai ladri con la richiesta di passarsi una mano sulla coscienza e di restituire i pc ai piccoli studenti. Una richiesta caduta nel vuoto sul fronte criminale, ma raccolta al volo da un gruppo di onesti e solidali cittadini.
Pronti a mettere mano al proprio portafogli per acquistare tablet e pc per gli studenti della scuola Francesco Giampaglia. Si tratta degli attivisti de «Quelli di Piazza Plebiscino», un gruppo di volontari di cui fa parte anche il noto cantante Andrea Sannino e che opera da anni con attività sociali. Sono loro ad aver avuto il cuore grande e a promuovere una raccolta fondi per riacquistare i dispositivi per gli studenti dell’istituto finito nel mirino dai banditi. «Un gesto che nel nostro piccolo vuole dare speranza e futuro ai giovani della nostra bellissima città, soprattutto in un momento come questo dove la scuola l’insegnamento sono già fortemente compromessi. Alla violenza, ancora una volta Ercolano risponde con l’amore» hanno spiegato i volontari.
Insomma, un gesto bellissimo che arriva in un momento difficile per Ercolano e non solo. Adesso grazie a questa spontanea e improvvisa donazione, la dirigenza scolastica potrà acquistare una parte dei tablet destinati alla Dad e che saranno consegnati agli studenti della scuola finita al centro di un brutto raid poco prima di dicembre, quando i malviventi rubarono nel cuore della notte 22 tra pc e tablet. Insomma, sebbene i banditi siano ancora a piede libero e per il momento l’hanno fatta franca, almeno c’è chi ha il cuore grande e ha pensato a chi ha subito il vero danno: i bambini che hanno dovuto rinunciare ai dispositivi necessari per la didattica a distanza.
@riproduzione riservata