L’ultimo giorno dell’anno potrebbe portare via anche la poltrona a Mario Santocchio. Questa mattina il consiglio comunale è chiamato a confermare la sfiducia espressa dieci giorni fa, quando 15 c...
L’ultimo giorno dell’anno potrebbe portare via anche la poltrona a Mario Santocchio. Questa mattina il consiglio comunale è chiamato a confermare la sfiducia espressa dieci giorni fa, quando 15 consiglieri hanno votato a favore della mozione presentata dal gruppo di dissidenti di maggioranza Pasquale Vitiello, Daniela Ugliano, Antonella Vaccaro, Anna Conte, Camillo Auricchio e Paolo Attianese. Necessari almeno 13 voti.
Gli ultimi giorni sono stati frenetici, con un presidente del consiglio intento a tessere le trame della sua riconferma, cercando consensi tra le fila della minoranza. Potrebbe passare da una riorganizzazione della macchina comunale, con spostamenti strategici di funzionari da un ufficio all’altro, il futuro di Santocchio. Sul tavolo delle trattative il cda della partecipata Acse, la cui ricostituzione è stata votata nel corso dell’ultima seduta consiliare, e quello della Scafati Sviluppo, attualmente ancora di nomina commissariale. Appetibile anche il costituendo consorzio che andrà a sostituire il piano di zona s1, che gestisce le politiche sociali dei comuni convenzionati, in cui Scafati è ente capofila. Tutti e nove i consiglieri di opposizione hanno già votato a favore della mozione, ma gli occhi sono puntati sul gruppo Campania Libera e L’altra Scafati. C’è chi mormora di una assenza strategica, per far mancare i numeri alla sfiducia. «Io sarò presente e voterò come l’ultima volta» conferma però Nicola Acanfora, smentisce passi indietro anche Marco Cucurachi, leader de L’Altra Scafati, in Assise con Liliana Acanfora.
«La nostra consigliera voterà come la prima volta, a favore della sfiducia, atto politico ed amministrativo espressione della crisi in seno all’amministrazione. Spero che l’opposizione voti compatta ed unita. In caso contrario qualcuno si sarà venduto ed impedirà il prossimo passaggio politico: firma davanti al notaio per la sfiducia al sindaco – così l’ex candidato sindaco – Gli auguri istituzionali del presidente del consiglio comunale di Scafati, di buon Natale tramite manifesti affissi per la città, oltre a violare il protocollo e il cerimoniale, segnano la rottura definitiva dei rapporti tra Salvati e lo stesso Santocchio». Lo scenario più plausibile però potrebbe essere un altro: oggi la sfiducia, poi via agli accordi per il voto al nuovo presidente, che potrebbe essere anche lo stesso Santocchio. Questo andrebbe a rafforzare il potere di trattativa sia dei sei dissidenti di maggioranza, che eventuali appetiti di esponenti della minoranza. Non è escluso, sulla fiducia al braccio destro di Cristoforo Salvati, un patto per una nuova squadra di maggioranza, che tenga fuori i dissidenti e porti dentro chi oggi siede tra i banchi dell’opposizione. Un inciucio insomma, che accompagni, seppur con numeri ridotti, l’amministrazione Salvati alla fine del mandato. Sfiducia quindi, poi via libera agli accordi per riportare Santocchio a capo dell’assise, con nuovi numeri, e nuova giunta.