Torre del Greco. Il sindaco esalta via social le luminarie di Natale – in buona parte riciclate dagli anni scorsi, con buona pace della spesa record da 250.000 euro in soldi pubblici – e si scatena la pioggia di critiche e proteste per l’ennesimo disastro-Nu all’ombra del Vesuvio. «Se le strade sono invase dalla spazzatura, non servono a nulla le luci», la sollevazione degli internauti stufi della crisi infinita sul fronte Nu. Sì, perché neanche le festività frenano i disagi legati alla raccolta dei rifiuti. E l’anno si chiude così come era iniziato: all’insegna dell’emergenza.
L’annus horribilis Per tutto l’anno il primo cittadino ha ripetuto come un mantra la stucchevole richiesta di «diffondere attraverso i social solo le immagini belle di Torre del Greco». Come se nascondere la testa sotto la sabbia bastasse a cancellare le precarie condizioni igienico-sanitarie in cui versa la città del corallo dal giorno dell’insediamento della carovana del buongoverno a palazzo Baronale. Un invito respinto al mittente dai cittadini, evidentemente stufi del degrado e dell’abbandono in cui versano le strade del centro storico e della periferia. Dove le luci di Natale «esaltano» solo le decine di discariche a cielo aperto spuntate dal nulla.
Il caso cartelle-Tari
Non bastassero i «soliti» disagi legati a sacchetti e ingombranti, a tenere banco è la questione relativa all’invio in ritardo delle cartelle per il pagamento della tassa Nu. L’ultimo capitolo – ovviamente mortificante per chi è costretto a subire i disservizi del Comune e delle ditte assoldate dall’ente di largo Plebiscito – ruota intorno a un manifesto dai colori funerei e dal contenuto comico, se non venisse intaccata la tasca dei contribuenti. Il manifesto scritto in nero su un fondo bianco, riporta la dicitura “Avviso alla cittadinanza” e sotto l’intestazione attribuita alla Publiservizi. La società titolare del servizio di supporto della gestione Tari per il Comune di Torre del Greco comunica che a partire da ottobre – mese in cui scadeva il primo bollettino dei quattro per coloro che avrebbero scelto il pagamento dilazionato – è in notifica tramite Poste Italiane il ruolo Tari 2020. Fino a qui tutto «regolare». Il bello viene dopo: «Poiché – prosegui il manifesto – gli atti sono in consegna (ora siamo a dicembre inoltrato) per ritardi non imputabili alla Publiservizi, ribadiamo che il pagamento può essere effettuato entro 15 giorni dalla avvenuta ricezione dell’avviso» e come in questo caso «non verranno applicati sanzioni ed interessi per i pagamenti in ritardo». A seguire anche l’invito a contattare, per chiarimenti, i numeri 800.222121 da telefono fisso e 0823.319178 da cellulare, numeri attivi nei giorni non festivi dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalla 14 alle 18.
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