Napoli. La percentuale positivi-tamponi è in leggero rialzo – 8,7% contro 8.5% di ieri – ma un dato che fa sperare in Campania è il numero dei guariti: ieri erano 1969, oggi 2575. Di poco ma i positivi superano ancora la quota mille – 1.080, nelle ultime 24 ore; 73 i sintomatici su 12.360 tamponi esaminati. Non si ferma, dunque, la corsa del Covid che in Campania, secondo i dati dell’Unità di Crisi, ha ucciso 11 persone nelle ultime 48 ore. Calano, invece, ancora i nuovi contagiati nel Casertano, una delle are più colpite dopo il Napoletano. Il dato che conferma il trend positivo della curva Covid è quello dei guariti, che ogni giorno ammonta a centinaia di persone: nelle ultime 24 ore sono 747 i guariti a fronte di 185 nuovi positivi su 1661 tamponi (positivo l’11,6% dei test praticati). Il totale delle persone attualmente positive, rispetto a ieri, cala dunque di 566 unità, ed oggi è pari a 10135 contagiati (31745 da inizio pandemia). Ciò che per ora, neanche in queste zone, non si azzera è il conto giornaliero delle vittime: oggi sono 4 in più di ieri, per un totale da inizio pandemia di 319 persone morte causa Covid, quasi duecento (192) decedute negli ultimi trenta giorni. Intanto la forte pioggia di stanotte e stamattina ha colpito nuovamente il covid center dell’Ospedale del Mare, a Napoli, ma senza causare grossi danni nelle sale dell’ospedale modulare. Una delle due perdite dal tetto che nei giorni scorsi era stata tamponata ha retto, mentre dall’altra è penetrata l’acqua in un corridoio, a cui i sanitari hanno dovuto porre rimedio con un secchio. L’Asl Napoli 1 ha monitorato la tenuta del tetto e, si apprende dal personale tecnico della struttura ospedaliera, sta preparando la stesura di una falda impermeabile che possa far confluire l’acqua nella grondaia già esistente, un lavoro che dovrebbe risolvere il problema ma che deve essere eseguito sul tetto asciutto, anche per far lavorare in sicurezza gli operai. Il progetto sarà quindi messo in opera nei prossimi giorni. E c’è anche un aspetto del Covid che pesa sempre di più, quello economico. ”Permangono ma in misura crescente, le ingiustizie con i poveri in aumento, mentre i ricchi sono ancora più ricchi, mentre tantissime famiglie piangono i loro morti uccisi dal virus, con il forte dolore di non aver potuto dare loro l’ultimo saluto o una carezza di addio”, il monito dell’Arcivescovo di Napoli, cardinale Crescenzio Sepe, durante l’omelia per le celebrazioni dell’Immacolata. E una ‘conferma’ delle difficoltà crescenti arriva anche dalle domande arrivate al Comune di Napoli per la richiesta dei buoni alimentari: ben 7mila a 24 ore dalla pubblicazione del bando. ”Questo è un esempio di concretezza – ha affermato il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris – ed è una misura che porta la firma dei sindaci, e soprattutto della città di Napoli, che ha trovato la sensibilità del Governo”. L’obiettivo dichiarato dal primo cittadino è riuscire a raggiungere con i buoni alimentari entro Natale 50 mila famiglie, il doppio delle famiglie che hanno usufruito della misura durante il lockdown di marzo e aprile. Domani, invece, suona di nuovo la campanella per le seconde classi delle elementari, secondo quanto disposto dalla Regione Campania. Ma tanti i comuni, che proseguiranno lo stop. Tantissimi quelli del Casertano. Tra ieri e oggi sono decine le ordinanze di proroga della chiusura: Aversa, Cesa e Capodrise sono gli ultimi centri, in ordine di tempo, ad aver adottato tale scelta, ma hanno già deciso l’ulteriore stretta il capoluogo Caserta, e altre popolose città come Maddaloni, Santa Maria Capua Vetere, Capua, Castel Volturno, Mondragone, tra gli altri.
CRONACA
8 dicembre 2020
Covid, in Campania netto aumento di guariti. Ma cresce la percentuale positivi/tamponi: rialzo all’8,7%