“E’ azzardato dire che il virus si è attenuato, mi preme invece ribadire che è sempre lo stesso e continua a essere in grado di produrre gli stessi danni che ha causato fino a oggi, tant’è che di recente abbiamo ricoverato un paziente in gravi condizioni in rianimazione”. Lo afferma Spartaco Sani, responsabile delle malattie infettive dell’Asl Toscana nord ovest, pur precisando che nell’area vasta “i casi di malati con Coronavirus sono in evidente diminuzione”. L’infettivologo, primario presso l’ospedale di Livorno, inoltre sottolinea “che le recenti riaperture dopo il lockdown avvengono solo per motivi economici, certo importantissimi, ma non si è atteso il contagio zero e i sacrifici fatti in questi due mesi e mezzo hanno dato risultati importanti, con le riaperture anticipate è possibile che tutti questi sacrifici siano vanificati: per evitare che accada è importante che le misure di distanziamento siano mantenute e rispettate”. Per questo, secondo Sani, “la riapertura di tutte le regioni è prematura, e in particolare di quelle regioni dove ancora vi è una diffusione significativa del virus: qualche settimana di ritardo poteva essere estremamente utile, perché una ripresa dell’epidemia e una nuova ondata sarebbero un disastro”. Il medico si rammarica poi che l’Oms abbia sospeso la sperimentazione di clorochina e idrossiclorochina: “Quella dell’Oms è un’opinione che si basa su dati relativi a pazienti ospedalizzati e quindi con malattia avanzata, mentre l’utilizzo che ne abbiamo fatto noi è stato prevalente, nell’ultimo periodo della fase epidemica, in pazienti sintomatici in fase iniziale e al loro domicilio, con lo scopo di prevenire la progressione verso forme più gravi: prima di interromperne l’uso, limitatamente ai casi in fase iniziale e a domicilio, avrei preferito avere certezza sulla sua eventuale inutilità”.
CRONACA
1 giugno 2020
Coronavirus. l’infettivologo Sani: la riapertura di tutte le regioni è prematura