Allo stadio ingresso solo per tre categorie di persone, la società ospitante dovrà creare un Comitato Covid-19 e l’evento sarà da considerarsi “non aperto al pubblico”.
Allo stadio entrano tre gruppi di persone, l’evento si configura come “non aperto al pubblico” e quindi con forze dell’ordine ridotte al minimo e il Delegato Gestione Evento della società ospitante dovrà creare un Comitato Covid-19 formato da professionisti. Queste in estrema sintesi le linee di indirizzo che l’A.N.DE.S, l’Associazione Nazionale Delegati alla Sicurezza che riunisce gli oltre trentamila steward e Delegati alla Gestione Evento (Dge) di tutta Italia, propone alle massime istituzioni del calcio nazionale per programmare i prossimi eventi calcistici nel rispetto delle norme anticontagio.
Il presidente – “Il documento – spiega Ferruccio Taroni, presidente Andes – è stato stilato da Andes insieme al dottor Fabio Volonté, medico chirurgo specialista in anestesia e rianimazione e consulente sanitario per Andes. L’atto sarà pubblicato sul sito ufficiale Andes (associazioneandes.it) e messo a disposizione delle società per eventuali integrazioni, anche perché ogni società potrà adattarlo alle esigenze della propria struttura e organizzazione”.
Le novità – L’evento sarà da considerarsi “partita effettuata in assenza di pubblico”, con la stima di presenze massima di 300 lavoratori per gare di serie A e valori decisamente inferiori per serie B e Lega Pro. Allo stadio saranno ammesse solo persone che non potranno effettuare la loro attività da remoto. “L’evento partita – spiega il documento – si effettua in luogo non aperto al pubblico e non fruibile da spettatori, pertanto non sarebbe soggetta agli adempimenti dell’evento pubblico. E’ previsto dunque la presenza ridotta al minimo indispensabile delle forze dell’ordine. La partita così diventa un evento privato: possono accedere solo poche persone con compravate esigenze lavorative”.
Tre gruppi – Allo stadio entrano tre gruppi di persone: atleti, staff e ufficiali di gara; lavoratori accoglienza, servizi tecnici, operatori dei media manutentori impianti, che possono venire a contatto con gli atleti; giornalisti, fotografi, osservatori e simili che non hanno contatto con atleti.
Le misure – Per quanto riguarda gli atleti, le modalità saranno fissate dalla Commissione Medico Scientifica della Figc ed approvate dal Comitato Tecnico Scientifico della Protezione civile. Per i lavoratori, che rappresentano il gruppo più numeroso per la serie A, la società sportiva ospitante dovrà definire le regole organizzative. I giornalisti saranno ospitati nella tribuna e non potranno venire a contatto con personale che arriva nell’area di calciatori e arbitri. Il Comitato Covid-19 – Tra le misure indicate, la società sportiva ospitante dovrà costituire un Comitato Covid-19 con a capo il Delegato alla Gestione Evento e con il Responsabile Sicurezza Protezione e Prevenzione aziendale, il medico competente, il rappresentante del servizio sanitario, il medico sociale e il delegato del datore di lavoro.