Torre del Greco. A dispetto delle regole dettate dal governatore Vincenzo De Luca per contenere il rischio-contagio da Coronavirus, avevano ugualmente aperto le porte delle proprie attività commerciali ai clienti a caccia di articoli di cancelleria e materiale scolastico per i bambini.
Ma gli «affari» dei commercianti-furbetti sono stati stroncati dai controlli organizzati dagli agenti del locale commissariato di polizia, pronti a chiudere – in via provvisoria – i negozi fuorilegge. In particolare, le attenzioni degli uomini in divisa guidati dal primo dirigente Antonietta Andria si sono concentrate su cartolerie e negozi di abbigliamento per bambini, per cui il presidente della giunta regionale della Campania ha stabilito un’apertura bi-settimanale al pubblico. Ebbene, durante le verifiche effettuate sia all’interno del triangolo della shopping del centro storico sia in periferie, sono emerse diverse irregolarità. Sanzionate con una multa di 500 euro – una cifra verosimilmente superiore agli incassi della prima settimana post-chiusura – e con la sospensione delle attività per tre cartolerie e un baby-atelier.
Non solo: il pattugliamento del territorio ha consentito agli investigatori di sorprendere due ambulanti – entrambi «in trasferta» da Afragola – pronti a mettere in piedi una postazione-mobile per la vendita di ortaggi e verdure. La vettura trasformata in rivendita abusiva è stata sottoposta a sequestro in attesa di confisca, mentre i due ambulanti – uno già noto alle forze dell’ordine del territorio – sono stati multati di 500 euro per violazione alle norme sul contenimento dell’epidemia in Campania e di 5.000 euro per vendita abusiva in forma ambulante. I controlli proseguiranno nei prossimi giorni e saranno allargati a ulteriori zone della città.
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