Torre del Greco. Si moltiplicano le iniziative a sostegno delle fasce deboli, ma spuntano gli sciacalli delle collette alimentari. Sono le due facce del dramma sociale legato all’emergenza Coronavirus all’ombra del Vesuvio. Dove imprenditori e volontari si organizzano per aiutare chi non riesce – complice la chiusura di diverse attività commerciali del territorio – a mettere il piatto in tavola: una vera e propria gara di solidarietà mortificata dalle prime tensioni sociali registrate tra il centro storico e la periferia.
L’assalto al market
La macchia sulle iniziative solidali promosse in città è stata registrata in via Roma, all’altezza della «Casa del Parmigiano». I titolari dell’attività commerciale avevano allestito un banchetto all’esterno dei locali su cui erano state, ora dopo ora, sistemate le «spese sospese» acquistate dai clienti e destinate ai poveri. Al termine della mattina, il «banco solidale» era praticamente pieno di buste con prodotti di prima necessità. Ma, a pochi minuti dalla chiusura del market, un gruppo di quattro donne – arrivato a bordo di un auto – si è avventato sul banchetto, portando via tutte le «spese sospese». Davanti alle proteste dei titolari dell’attività commerciale le approfittatrici della colletta alimentare non hanno esitato a insultare gli imprenditori e, anzi, si sono lamentate della mancanza di parmigiano prima di scappare via in auto.
Le suore dell’Addolorata
L’episodio, tuttavia, non cancella gli sforzi messi in campo per «restare uniti» e garantire a tutti il piatto in tavola. Le suore del convento dell’Addolorata di via Comizi hanno avviato la raccolta in tutto il quartiere a ridosso del popoloso rione di Santa Maria di Costantinopoli, sistemando scatoloni anche all’ingresso della casa comunale di palazzo Baronale: «Chi ha bisogno, prenda» il messaggio delle suore. Analoghe iniziative sono state promossa in diverse parrocchie della periferia cittadina, a Santa Maria la Bruna e a Leopardi. Proseguono, inoltre, le adesioni dei negozianti alla «spesa sospesa» promossa dall’Ascom in collaborazione con l’associazione di volontariato Gli occhi di Claudio e l’associazione Noi Minori.
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