Vìola gli obblighi per una gita sul Vesuvio, si perde tra i boschi del Parco Nazionale e cade nel burrone. Dopo il salvataggio da parte degli uomini dell’elisoccorso alpino viene messo in sicurezza, ma con in tasca un’ammenda dal valore di 400 euro per aver lasciato l’abitazione senza aver dimostrato comprovati motivi di necessità e offese e accuse di mezza città che dopo aver appreso quanto era successo a fatto scattare la gogna social.L’uomo, un 46enne – D.B. – che risiede alla periferia di Torre del Greco, non ha riportate ferito e i medici del pronto soccorso che lo hanno medicato, una volta atterrato, non hanno disposto il trasferimento in ospedale. E’ tornato a casa, con annessa strigliata delle forze dell’ordine.
L’allarme in città è scattato intorno alle 15, quando l’elicottero dell’elisoccorso alpino è atterrato sul prato verde dello stadio Amerigo Liguori di Torre del Greco. Un mezzo che non è passato inosservato. Poco distante le auto dei carabinieri, dei funzionari della centrale operativa comunale e l’ambulanza arrivata dall’ospedale Maresca di Torre del Greco. Le forze dell’ordine avevano prestato soccorso a un’escursionista che dalle prime ore del mattino s’era avventurato nei boschi del Parco Nazionale del Vesuvio, in località Fosso Bianco a Torre del Greco.
Durante la “gita” probabilmente per raccogliere asparagi qualcosa è andato storto, un piede messo in fallo e una caduta di diversi metri. Precipitato in un burrone il 46enne ha allertato le forze dell’ordine, provando a spiegare la sua posizione. Dopo alcune ore di controllo sulle pinete del Parco Vesuvio, gli uomini delll’elisoccorso alpino di Salerno e dei vigili del fuoco di Napoli lo hanno individuato e portato in salvo.
Le operazioni di salvataggio si sono concluse nei pressi dell’impianto di calcio, dove l’elicottero con il 46enne è atterrato. L’uomo è stato ascoltato dalle forze dell’ordine a cui ha spiegato di essere uscito di casa per un’escursione. E’ stato multato. Nel tardo pomeriggio, quando la notizia ha cominciato a circolare, s’è scatenata la gogna social. «Carabinieri, pompieri e ambulanze per soccorrere una persona che era uscita di casa per una gita non autorizzata nel Parco. Mentre i nostri parenti muoiono negli ospedali», il grido dal muro virtuale contro quel 46enne che ha rischiato la vita per una gita sul Vesuvio. Quando avrebbe dovuto restare a casa.Al coro di accuse nei confronti del 46enne che ieri pomeriggio è stato salvato dagli uomini dell’elisoccorso alpino s’aggiunge anche quello del presidente dell’Ente Parco, Agostino Casillo. Secondo quanto previsto nel recente decreto della presidenza del consiglio dei ministri anche le escursioni nell’area del Parco sono vietate. Casillo sottolinea anche il notevole impiego di mezzi e persone per salvare il 46enne, forze che – se si fossero rispettati gli obblighi – sarebbero state sicuramente impiegate nella battaglie contro il Coronavirus.
«I vertici del Reparto Carabinieri Forestali del Parco Nazionale del Vesuvio mi hanno informato di una operazione di soccorso che è stata compiuta in favore di un uomo che era caduto in un burrone nei boschi di Torre del Greco. Sono esterrefatto che in questa situazione ci sia qualcuno a cui viene in mente di andare a fare una passeggiata in montagna. Questo individuo non solo ha messo a rischio la sua vita e quella dei soccorritori ma ha anche distolto, squadre di forze dell’ordine, Vigili del Fuoco e personale medico del pronto soccorso dal loro lavoro di contrasto all’epidemia da corona virus. Ovviamente spero che il soggetto stia bene ma allo stesso tempo spero che gli vengano comminate le sanzioni previste per chi viola i decreti e le ordinanze emesse per il contenimento del contagio»