(rot). Uno Scamarcio dannato e d’annata, che torna nei panni di un gangster di strada come ai tempi di Romanzo Criminale. Di romanzo in romanzo: la sceneggiatura de Il Ladro di Giorni è un adattamento del libro che il regista Guido Lombardi ha pubblicato per Feltrinelli circa un anno fa, pescando da lì le migliori sequenze da road movie che regge la storia dei due protagonisti, un padre dal vissuto maledetto e un figlio bambino che impara a vivere. “Come all’inizio di ogni storia d’amore, Vincenzo e Salvo diffidano l’uno dell’altro – commenta Lombardi dopo l’anteprima di giovedì scorso al Metropolitan di Napoli (in questi giorni il film è in programmazione anche al Supercinema di Castellammare) – Decidere di fidarsi è un atto di coraggio, come quello di un tuffatore che si lancia nel vuoto”. Quel coraggio che, da buon guascone, Vincenzo (Riccardo Scamarcio) cerca di inoculare al piccolo Salvo (Augusto Zazzaro), che invece ribalterà i ruoli regalando pillole di “inconsapevole” saggezza. Il ladro di giorni è anche un viaggio nel passato criminale di un uomo finalmente libero dal carcere ma ancora alla ricerca di vendetta. “E’ così tanto il desiderio del piccolo Salvo di essere amato, che anche lui si ritroverà a camminare lungo l’esile confine che separa il bene dal male, i buoni dai cattivi. Durante questo viaggio lungo l’Italia, scandito da molti incontri e ricordi, Salvo imparerà a conoscere il suo compagno di sventure, che finalmente diventerà anche un padre. Nel cast anche Massimo Popolizio e Carlo Cerciello. La colonna sonora originale del film è firmata da Giordano Corapi insieme a I Frankensteen di Alessandro “Nelson” Garofalo, reduce dai successi con i Manetti Bros, e Claudio Domestico “Gnut”.
M|MHZ
9 febbraio 2020
Il Ladro di Giorni, Scamarcio gangster ritrova il figlio tra i fantasmi del passato