Le grandi terme centrali, che l’eruzione del 79 d. C ha congelato in una fase ancora di cantiere, spazio fascinoso e insieme ricchissimo di novità per la storia, chiuso da decenni al pubblico. Ma anche il lusso e le meraviglie della casa degli amorini dorati, che riapre dopo mesi di necessarie manutenzioni. E in fine il mai visto, con l’intrigante sensualità di Leda e il cigno, l’immagine forse più iconica di una stagione di lavori per la messa in sicurezza, che è stata anche generosissima di nuovi ritrovamenti. Pompei festeggia l’uscita dalla emergenza aprendo nuove possibilità di visita. E per il direttore Massimo Osanna, al suo secondo mandato, è anche il momento per una prima riflessione sulla ricerca affidata ad un libro (Pompei e il tempo ritrovato, Rizzoli) che “ha un impianto scientifico ma sceglie volutamente un linguaggio accessibile a tutti”. un impegno corale, dice, “trasmesso attraverso la mia voce, Pompei “è un sistema di relazioni, un fluire incessante di cambiamenti, un laboratorio di sperimentazioni, emozioni e di conoscenza”
CRONACA
25 novembre 2019
Scavi Pompei: dalle Terme a Leda, via a nuove aperture