STRIANO – Soldi per la manutenzione dei morti, il Comune chiede soldi ai cittadini per ogni caro defunto all’interno della struttura comunale. Il caso scoppiato negli uffici di palazzo Filippetto Marino nei giorni scorsi ha costretto il primo cittadino, Antonio Del Giudice, a registrare un video messaggio ed annunciare l’iter che porterà migliaia di residenti a dover sborsare 20 euro per ogni morto sepolto nel camposanto comunale. Un provvedimento entrato in vigore quest’anno e che fa riferimento a un regolamento varato dalla maggioranza Rendina – amministrazione antecedente a quella attuale – dove fu votato il piano degli introiti da destinare alle opere di manutenzione da effettuare all’interno del cimitero.Un atto che ha preso alla sprovvista gran parte dei residenti strianesi che si sono ritrovati a dover pagare, oltre alla quota annuale per le lampade votive e per quelle perpetue, anche un surplus che non avevano previsto. «Non sappiamo nulla di questa tassa, che dovete fare con questi soldi?», le lamentele rivolte ai funzionari e ai politici all’inizio della settimana. «Venti euro per ogni morto è troppo», hanno ribadito. Ma non c’è nulla da fare, c’è un regolamento – in realtà è un adeguamento alle normative vigenti – e non può essere ignorato.Polemiche arrivate anche all’attenzione del sindaco, Antonio Del Giudice, travolto dalle lamentele di molti residenti contrariati per un esborso ulteriore di denaro.
«Molti cittadini sono venuti al Comune per pagare le lampade votive in vista della festa in onore dei nostri defunti. Ho potuto notare che ci sono molte lamentele per via di questi venti euro che vengono chiesti alle famiglie per ogni defunto sepolto nella nostra struttura. – spiega il primo cittadino attraverso un video messaggio – Tutto è contenuto nel regolamento di polizia mortuaria approvato a maggioranza dal consiglio comunale nel 2016. Non stiamo chiedendo ulteriori soldi, ma stiamo mettendo in atto ciò che è stato stabilito». Una spiegazione che non cambia in sostanza le cose, la tassa andrà pagata e i soldi introitati serviranno per la manutenzione dei loculi e per altri interventi. «Questa tassa è una tassa aggiuntiva alle lampade votive e perpetue, purtroppo va pagato. La delibera è del 2016, ma i pagamenti partono nel 2019 e nel 2020. Sono soldi che servono per la manutenzione del cimitero, è una tassa già presente in tutti i Comuni. Non si può far a meno di pagarla perché altrimenti si commette un reato», ha concluso il primo cittadino.