CASTELLAMMARE DI STABIA – Nell’inchiesta dell’Antimafia, tra i documenti passati al setaccio, i conti correnti di società ricettive, spuntano collegamenti con strutture-vacanze in Penisola e in Puglia. Una parte dei soldi messi insieme dalla camorra con estorsioni, traffici di droga e armi, sono stati reinvestiti nel turismo. Alberghi, villaggi turistici e resort sparsi su tutto il territorio nazionale. Che i clan di Castellammare di Stabia avessero l’occhio lungo per gli affari lo si era capito già da tempo e considerando l’esponenziale aumento di turisti che in questi anni stanno affollando i luoghi di mare o d’arte in Italia, c’è da scommetterci che s’è trattato di un buon business.
Tiziano Valle
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