Ercolano. Il countdown è cominciato al termine dell’ultimo consiglio comunale. E scadrà alle 20 di giovedì 20 giugno, quando in municipio si ritroveranno gli esponenti di maggioranza e opposizione, i vertici della ditta Buttol – il colosso ecologico chiamato a gestire i servizi di igiene urbana in città – e, verosimilmente, una delegazione di netturbini. Tutti insieme per un’unica «missione»: fare luce sulla nuova crisi Nu capace di mettere in ginocchio Ercolano. «Perché l’amministrazione comunale ci mette sempre la faccia – sottolineano il sindaco Ciro Buonajuto e il consigliere comunale delegato all’ambiente, Gennaro Sulipano -. E vuole trovare una soluzione per uscire in tempi brevi dall’emergenza».
L’opera di mediazione
Un’emergenza provocata, secondo l’ente di corso Resina, in parte dalle difficoltà di conferimento dei rifiuti presso lo stir di Tufino – criticità comune a tutte le città della provincia di Napoli – e in parte alle «frizioni» tra i lavoratori e la ditta Nu. D’altronde, il cantiere di Ercolano – attualmente composto da 112 rispetto alle 97 previste dal capitolato d’appalto – già in passato aveva dimostrato di essere particolarmente «turbolento», al punto da costringere la Buttol alla raccolta sotto scorta delle forze dell’ordine. Il nuovo malcontento sarebbe legato al mancato riconoscimento delle progressioni orizzontali attribuite ai netturbini prima del passaggio di cantiere dalla Multiecoplast. Insomma, una questione di soldi in busta paga. «Il Comune è estraneo alla vicenda, legata esclusivamente al rapporto tra lavoratori e ditta Nu – sottolinea Gennaro Sulipano – ma vogliamo provare a “mediare” tra le parti, a trovare una soluzione in grado di soddisfare tutti e garantire cosi un servizio efficiente e costante. L’idea dell’assemblea pubblica, votata all’unanimità in consiglio comunale, nasce proprio con l’obiettivo di superare le difficoltà in vista di un periodo “caldo” sotto tutti i punti di vista: il confronto in aula non deve diventare l’occasione di passerelle politiche, perchè la risoluzione del problema deve essere una necessità di tutti». Una risoluzione, al momento, lontana: «La discussione in consiglio comunale vuole essere costruttiva e operativa – la riflessione del delegato all’ambiente di corso Resina -. Come ente comunale, già a partire dal 21 giugno, incrementeremo i controlli con una pattuglia di agenti di polizia municipale. Ma chiederemo alla ditta Nu il rispetto del capitolato d’appalto e un servizio di riassetto del territorio tre volte al mese anziché una: l’estate è il periodo dell’anno in cui Ercolano diventa meta di migliaia di turisti al giorno, la pulizia deve essere il nostro biglietto da visita per chi arriva da ogni angolo del mondo».
Il diktat del sindaco
Sulla carta, insomma, la strada è tracciata. In pratica, tuttavia, la città degli Scavi rischia di restare stritolata dal braccio di ferro in corso all’interno del cantiere. Un’ipotesi a cui il sindaco Ciro Buonajuto guarda con plastico disincanto: «Abbiamo accolto l’idea di un confronto pubblico per provare a uscire dallo stallo in cui è piombata la raccolta dei rifiuti – evidenzia il leader locale del Pd -. In consiglio comunale affronteremo tutti le problematiche del caso, ma poi chiederemo a tutti di rispettare i propri compiti e i propri ruoli». Ovvero: alla ditta di garantire i servizi di igiene urbana, ai netturbini di non cadere vittime di improvvise malattie di gruppo e ai cittadini di rispettare le regole della differenziata: «Un concetto deve essere chiaro a tutti: non saremo schiavi di nessuno – il monito di Ciro Buonajuto -. Dopo l’incontro chiederò al dirigente del settore Nu di valutare, nel caso l’emergenza dovesse andare avanti, gli estremi di risoluzione del contratto. Analogamente chiederò alla ditta Nu di prendere adeguati provvedimenti nei confronti di chi non rema dalla parte della città. Infine, intensificheremo i controlli per contrastare gli incivili». Perché l’estate si annuncia lunga e torrida e il rischio-epidemie con cumuli di spazzatura in terra è sempre dietro l’angolo: «Il problema deve essere risolto alla svelta, perchè in gioco c’è la salute di tutti – conclude il sindaco -. Perciò ognuno deve responsabilmente contribuire a uscire dalla crisi Nu».
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