TORRE DEL GRECO – L’ennesimo colpo di scena è arrivato lo scorso week-end, alla chiusura dei mercati azionari. Quando i vertici della Bank of Valletta – l’istituto di credito di Malta legato a doppio filo al fallimento della Deiulemar compagnia di navigazione – hanno annunciato di avere presentato ricorso alla corte europea di Strasburgo al fine di salvaguardare il proprio diritto a un processo equo in merito al sequestro da 363 milioni di euro deciso dal tribunale di Torre Annunziata: magistrati evidentemente ritenuti dai legali della Bank of Valletta «sbilanciati» in favore dell’esercito di risparmiatori travolto dal crac da 800 milioni di euro dell’ex colosso economico di via Tironi. «In provincia di Napoli c’è la maggioranza dei creditori – la preoccupazione dei vertici dell’istituto bancario con sede a Malta – e bisogna trasferite il giudizio fuori dall’Italia per attenuare un potenziale giudizio ingiusto».
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