CASTELLAMMARE DI STABIA – Un tatuaggio, la barba lunga, un particolare tipo di abbigliamento o una motocicletta. Ogni clan di camorra ha un suo segno identificativo, un modo per dimostrare la propria appartenenza alla cosca, quasi a voler sancire quel patto basato sul sangue e il terrore. Di esempi ce ne sono tanti nella storia criminale: i clan De Micco e Vanella Grassi, ad esempio, utilizzavano dei tatuaggi per identificare gli affiliati, mentre i Sibillo avevano quasi tutti la barba lunga. A Castellammare di Stabia, la cosca dei D’Alessandro aveva scelto un modo diverso, per certi versi più sobrio per permettere agli affiliati di dimostrare la loro appartenenza a Scanzano.
Tiziano Valle
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