Torre del Greco. La «tecnica 2.0» utilizzata dalla banda specializzata in furti in casa è stata scoperta grazie al sistema di telecamere installato all’interno di un condominio di via Cavallo, finito in diverse occasioni sotto i riflettori dei topi d’appartamento: l’impianto di videosorveglianza è riuscito, infatti, a catturare tutte le fasi di un raid messo a segno in un’abitazione e le immagini sono già al vaglio delle forze dell’ordine del territorio. Ora impegnate a dare un nome e un volto agli «specialisti del crimine» pronti a utilizzare l’alta tecnologia per portare a termine i propri raid.
In mano agli uomini in divisa ci sono preziosi frame, utili a ricostruire il «modus operandi» della gang: le immagini registrate dagli occhi elettronici installati in un condominio di via Cavallo, infatti, riprendono precisamente la tecnica del commando. A fare da «apripista» un uomo con abiti scuri e un cappello con la visiera, utilizzato per coprire buona parte del volto: arrivato all’altezza del pianerottolo, il bandito poggia in terra due sensori – verosimilmente rilevatori di calore – poi accostati alle porte delle abitazioni.
Secondo la tesi delle vittime, le microspie – facilmente acquistabili in rete, attraverso siti specializzati in elettronica – servirebbero a verificare la presenza o meno dei proprietari all’interno dell’abitazione. Una volta accertata l’assenza di «ostacoli» l’apripista lancia la segnalazione ai complici per mettere a segno il colpo. Tutto il materiale relativo al raid è stato messo a disposizione delle forze dell’ordine, chiamate a incastrare la banda hi-tech capace di seminare il terrore a Torre Nord e non solo.
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