SCAFATI – Decide di rompere il silenzio l’ingegnere Michele Russo, a margine degli accordi, non ancora ufficializzati, tra il Pd in cui è iscritto, l’area centrista ex alibertiana, e forze civiche di centrosinistra. «Nelle scorse settimane ho accettato la richiesta di disponibilità alla candidatura a sindaco da parte del Pd. Lo consideravo un dovere innanzitutto civico, vista la fase drammatica da un punto di vista politico e amministrativo che sta attraversando la nostra città – spiega – Ho posto però una condizione, condivisa da coloro che mi hanno onorato di questa proposta: la più larga unità possibile, e la contaminazione con storie ed esperienze diverse». Russo, professionista in forze all’Agenzia Per lo sviluppo della Valle del Sarno, già Agroinvest, ed ex dirigente dell’area Pip dell’amministrazione Aliberti sciolta nel gennaio 2017, spiega il perché di questa scelta. «L’obiettivo è costruire un percorso ed una amministrazione che avessero come principale e prioritaria esigenza quella di affrontare i problemi più urgenti che abbiamo dinanzi – chiarisce, poi lancia un appello ai diretti interlocutori – Per questo faccio oggi appello a tutte le forze che abbiamo incontrato in queste settimane, dal centro moderato al Polo civico ed a Sostiene Scafati, affinché assieme questa disponibilità possa diventare una indicazione collegiale e condivisa. Solo una compagine politica e amministrativa coesa e compatta potrà avviare un percorso di cambiamento reale per la nostra città di Scafati». In realtà, salvo imprevisti dell’ultimo minuto, la coalizione che dovrebbe sostenerlo è oramai assemblata e nei prossimi giorni sarà ufficializzata. Cinque liste certe: Pd (forse presente con simbolo lista unica sinistra europea) Sostiene Scafati (coordinata dal fratello Gianpiero) lista promossa degli ex “alibertiani” Giacinto Grandito, Mario Amitrano e Antonio Mariniello, lista promossa da Michelangelo Ambrunzo consigliere uscente e Giuseppe Carotenuto, presidente regionale Cgil-Flai e una lista espressione di quello che resta del Polo Civico. La presenza di quest’ultima lista, capitanata da Ignazio Tafuro e Giovanni Pisacane, segna il “ritorno a casa” di Michele Marano dirigente provinciale dem, dopo la fuga in avanti della prima ora. Chiuse le prime coalizioni tra centrodestra e centrosinistra, alla finestra restano i solitari, coloro che hanno deciso di non aggregarsi ma di correre da soli. Si parte da Espedito De Marino, dopo la parentesi infruttuosa nel Polo Civico: «il dato è tratto, al primo turno presenteremo la nostra idea di città». C’è poi Francesco Carotenuto, leader del laboratorio politico Scafati Arancione. «Sinceramente non mi riconosco in nessuno dei candidati proposti, ancor meno in chi in un modo o in un altro è stato vicino all’amministrazione di Pasquale Aliberti. Non escludo a questo punto di presentarmi alla città in prima persona, con la lista Scafati Arancione
politica, Scafati
15 marzo 2019
Elezioni a Scafati, il Pd ha scelto Russo. «Voglio una grande coalizione»