Napoli – “Gli Emirati Arabi Uniti sono molto attenti alla tecnologia e ai paesi che mostrano tendenze di avanguardia e innovazione nel settore aerospaziale e siamo soprattutto molto concentrati su Napoli e sulle proprie competenze”. Sono queste le parole dell’ambasciatore in Italia degli Emirati Arabi Uniti, Saquer Nasser Alraisi, intervenuto martedì pomeriggio 6 novembre presso la sede del Polo Tecnologico Fabbrica dell’Innovazione a Gianturco, al convegno “L’innovazione come volano per lo sviluppo del territorio”, a cui hanno partecipato le massime autorità del settore aerospaziale campano, dell’imprenditoria e della politica napoletana. “Le relazioni che intercorrono con l’Italia ha proseguito Alraisi – sono chiaramente strategiche per il volume degli scambi economici e commerciali, per un valore di otto miliardi di dhiram (la moneta nazionale degli EAU), con seimila aziende che si interfacciano con noi e settemila brand nazionali presenti sul nostro territorio. La realizzazione di un nostro satellite, denominato Khalifa Sat, è la dimostrazione che crediamo molto nella tecnologia aerospaziale e nella ricerca di partners affidabili e di grande livello innovativo come quelli presenti a Napoli” Nel corso dell’dibattito – moderato da Norberto Salza Presidente del Polo Tecnologico Fabbrica dell’Innovazione – sono state poste in evidenza le linee guida del modello di networking tracciato con successo negli anni scorsi dal Polo High Tech di Napoli est, dando maggiore rilievo alle attività di ingegnerizzazione e pre-produzione delle tecnologie sviluppate da PMI e start up. Con questo obiettivo, il Polo Tecnologico “Fabbrica dell’Innovazione” ha creato un hub di 1.200 mq attrezzato con laboratori e aree comuni destinate alla progettazione, sviluppo e commercializzazione di prodotti ad elevato contenuto tecnologico. “L’area di Napoli Est fino agli anni ’70 ha rappresentato il fiore all’occhiello dell’industria napoletana – ha esordito così il Presidente di Ali (Aerospace Laboratory for Innovative components) Giovanni Squame in apertura del convegno – poi un lento declino si è trasformato in abbandono totale fino alla cosiddetta cinesizzazione del territorio. Voglio precisare che non ho nulla contro i cinesi, ma è chiaro che bisogna favorire politiche di reindustrializzazione puntando sulle innovazioni e sull’implementazioni delle cosiddette economie esterne: reti, riqualificazione ambientale e urbana, riuso finalizzato delle preesistenze. Ma qualche speranza c’è: penso all’Università di San Giovanni con l’hub digitale industria 4.0, il rinnovamento delle stazioni di Gianturco e infine la missione assegnata al programma di lungo periodo Urbact per la promozione dello sviluppo urbano integrato. Di certo le imprese hanno bisogno di certezze, di tempi da rispettare, di tavoli permanenti, di confronto per costruire insieme il presente e il futuro di Napoli. Non penso alla grande industria fordista ma occorre non perdere il treno veloce dell’innovazione. Noi ci stiamo provando con un progetto all’avanguardia: si tratta della piccola capsula Irene, già testata con successo a terra nei laboratori del Cira (Centro Italiano Ricerche Aerospaziali) con la quale abbiamo l’ambizione di un programma per Marte (Small Missione to Mars) insieme agli Emirati Arabi, l’Università Federico II e – appunto – il Cira” Tra i temi trattati nel corso dell’evento soprattutto il Protocollo d’Intesa sottoscritto lo scorso 25 ottobre tra l’Università di Napoli e la Khalifa University di Abu Dhabi avente per oggetto l’avvio delle attività tecnico-scientifiche di SMS. Al tavolo dei lavori sono intervenuti Vito Grassi, Presidente Unione Industriali Napoli, Paolo Annunziato, Presidente del Centro Italiano Ricerche Aerospaziali; Monica Buonanno, assessore al Lavoro e allo Sviluppo del comune di Napoli; Mariano Bruno, Partner responsabile Deloitte & Touche Napoli e Sud Italia; Luigi Carrino, Presidente del Distretto Aerospaziale Campano; Massimo Claudio Comparini, Amministratore Delegato della società e-geos; Amedeo Manzo, Presidente BCC Napoli; Antonio Moccia, Direttore, Dipartimento Ingegneria Industriale, Università di Napoli Federico II; Mario Mustilli, Presidente di Sviluppo Campania; Rossella Paliotto, Amministratore Delegato della AET Holding; Gennaro Famiglietti, Console della Bulgaria; Sergio De Luca, Direttore Digital Innovation Hub Campania; Renato Aurigemma, Direttore Generale Euro.soft; Arturo Moccia, Amministratore Unico Lead Tech; Francesco Monti, Direttore Commerciale Techno System Development. Alla visita dell’Ambasciatore seguirà, a fine novembre, presso la sede del Polo Tecnologico “Fabbrica dell’Innovazione” quella dello sceicco Ahmed bin Hamed Al Hamed, principe della famiglia reale di Abu Dhabi. Il prossimo 10 dicembre una delegazione da Napoli, guidata dal CIRA, sarà in missione ad Abu Dhabi per dare seguito alle intese programmate.
Napoli
9 novembre 2018
Aerospazio gli Emirati Arabi a Gianturco: “Investiremo nell’high tech napoletano”