Napoli – ”Gli altri Paesi europei sonopreoccupati perché se ci fosse una crisi in Italia coinvolgerebbe tutta l’Europa” dice Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio sui Conti pubblici. Facendo riferimento allo spread, Cottarelli spiega: ”Livelli attorno ai 300 li teniamo, ma il problema è che se anche limiamo questi livelli e poi al minimo scossone esterno il livello sale, l’economia va in recessione, il rapporto tra debito e Pil aumenta e lo spread arriva a livelli insostenibili molto facilmente”
Sul reddito cittadinanza tante le controindicazioni
”Credo ci fosse la necessità di rafforzare la protezione per la povertà ma le controindicazioni del reddito di cittadinanza per come previsto sono tante”.Queste le parole di Carlo Cottarelli, direttore dell’Osservatorio sui Conti pubblici italiani dell’UniversitàCattolica. Cottarelli, nel sottolineare che ”in tutti i Paesi europei c’è un reddito minimo garantito”, ha spiegato che l’Osservatorio ha messo a confronto il rapporto tra reddito minimo garantito e reddito pro capite dei vari Paesi europei ed è emerso che ”con un reddito minimo garantito di 780 euro, l’Italia sarebbe al livello più alto, sarebbe più generosa di altri Paesi e questa generosità scoraggerebbe l’entrata nel mercato del lavoro e si correrebbe il rischio di incentivare il lavoro in nero”. Tra i problemi del reddito di cittadinanza -secondo Cottarelli – anche il costo. ”La misura si finanzia in deficit mentre sostenere la povertà va fatto con fonti di finanziamento permanenti e non prendendo a prestito i soldi per una spesa che dovrebbe invece essere permanente”.