Torre del Greco. Cosa possono avere in comune un agente di polizia, un dipendente dell’Eav e una maestra di scuola? L’attività di controllo. Il primo su eventuali delinquenti, mentre il secondo e la terza rispettivamente su viaggiatori e su scolari. D’ora in avanti, poi, saranno uniti dall’attività di controllo sul rispetto del programma di governo cittadino della carovana del buongoverno guidata dal «sindaco delle cerimonie» Giovanni Palomba. Perché proprio l’attività di controllo sull’operato della propria maggioranza sarà il cardine intorno a cui ruoterà la federazione di consiglieri comunali ufficialmente presentata all’hotel Poseidon di via Cesare Battisti.
La carovana e il carrozzone
Esattamente a quattro mesi dal voto, sei consiglieri comunali eletti in quattro differenti liste hanno sposato il «progetto» orchestrato dal chiacchierato politico Salvatore Antifono – l’uomo finito in passato al centro di varie inchieste giudiziarie sia della procura di Napoli sia della procura di Torre Annunziata – e portato avanti dal «coccodrillo» Ciro Piccirillo, già spina nel fianco dell’ex sindaco Ciro Borriello e ora portavoce dei dissidenti di palazzo Baronale. A completare l’elenco dei nuovi confederati dell’assise, l’autista Salvatatore Gargiulo e Michele Langella – già ribattezzato «‘o pasturiell» per l’attenzione agli eventi religiosi per le feste di Natale, entrambi eletti con la lista Dai coordinata da Enrico Pensati, vincitore con il trucco di un corcorso per capo ufficio stampa del Comune e costretto a lasciare il posto per fare spazio a Carlo Cristarelli – e i due fuoriusciti dalla civica Insieme per la città di Salvatore Vito e Alfonso Ascione : la pasionaria Carmela Pomposo e il debuttante Simone Gramegna, diventato suo malgrado famoso per i video girati in rete sulla presunta compravendita di voti. Infine, l’ultima arrivata nel gruppo misto di maggioranza: la professoressa Iolanda Mennella – sbarcata in consiglio comunale con la lista Il Cittadino – guardata sempre a vista dal suo partner elettorale Felice Gaglione, seduto al tavolo come «semplice invitato». Dulcis in fundo, come coordinatore della federazione è stato indicato Carlo Riccio– candidato con la lista civica «La Svolta» – diventato famoso in campagna elettorale per un equivoco manifesto su tirocini per posti di lavoro.
Niente poltrone
Una federazione del genere, insomma, potrebbe mettere paura a qualsiasi sindaco. Perché senza i sei voti dei neo-confederati Giovanni Palomba non avrebbe la maggioranza in consiglio comunale. «Ma non è nostra intenzione ostacolare il percorso della nostra squadra di governo cittadino – precisa Ciro Piccirillo – Anzi, attraverso l’attività di controllo, contiamo di contribuire al raggiungimento degli obiettivi annunciati durante la campagna elettorale». Insomma, a chiacchiere, niente caccia a poltrone e visibilità: «Siamo interessati unicamente a fare il bene della città – sottolinea il «camaleonte» di palazzo Baronale -. Il resto sono rumors, ribadisco la fiducia a tutti gli assessori nominati a luglio».
Il prossimo round
Il primo banco di prova sarà – salvo nuovi errori e strafalcioni procedurali – il consiglio comunale in programma giovedì 25 ottobre. All’ordine del giorno ci saranno le variazioni di bilancio «saltate» durante la passata seduta e la discussione sull’affidamento dello stadio comunale Amerigo Liguori. Argomenti delicati, in grado di testare l’effettiva «fedeltà» dei primi sei voltagabbana della carovana del buongoverno.