Torre del Greco. Prosegue l’estate da incubo all’ombra del Vesuvio. Non bastasse l’emergenza sul fronte della raccolta dei rifiuti, a infliggere una nuova mazzata ambientale alla città del corallo sono i risultati dei controlli effettuati dall’Arpac sulle acque del tratto di costa da via Calastro a via Mortelle. I prelievi effettuati mercoledì 8 agosto – all’indomani dell’allarme scattato per la presenza di un’alga potenzialmente tossica – hanno evidenziato, infatti, valori di inquinamento delle acque superiori ai limiti fissati per legge. In particolare, in cinque dei sette punti di campionamento sono state rilevate criticità tali da imporre lo stop ai tuffi in attesa di nuovi esami sullo «stato di salute» del mare.
L’ordinanza del sindaco
La nota dell’Arpac è arrivata il 10 agosto sulla scrivania del sindaco Giovanni Palomba. Il tempo di leggere i preoccupanti risultati degli esami delle acque e il primo cittadino ha ordinato «il divieto di balneazione fino a nuova comunicazione dell’autorità competente» in cinque tratti di costa: l’area del cimitero, Torre di Bassano, via Litoranea, la zona delle Mortelle e lido Incantesimo. Incredibilmente escluse dal divieto la zona del porto – in cui, in ogni caso, i tuffi sono vietati per ragioni di sicurezza legate alla presenza di imbarcazioni da diporto e pescherecci – e la zona di via Calastro, la preferita dal primo cittadino per i suoi bagni «mordi & fuggi». Una casualità destinata, in ogni caso, a scatenare ulteriori polemiche politiche.