I primi anni vissuti in un orfanotrofio in Ucraina, poi quella che sembrava essere una svolta: l’adozione dei tre fratelli da parte di una coppia di Santa Maria la Carità. Culture diverse e caratteri già segnati da un’infanzia difficile hanno reso però difficile la convivenza che, soprattutto negli ultimi anni, non è stata per nulla semplice. A dirlo sono i fatti, ovvero la scelta intrapresa dai coniugi che, dopo averle tentate tutte, hanno deciso di chiudere ogni tipo di rapporti con i tre fratelli che avevano adottato, due dei quali attualmente maggiorenni, mentre uno è ancora minorenne. Quella che viene fuori è una storia di disagio, di mancata inclusione e tentativi, andati a vuoto, di salvare i tre ragazzini difficili. Quello che resta, invece, è un costo. Esorbitante.
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