Quella che era nata come una lite tra giovani – per quanto grave – ha rischiato di sfociare in tragedia. Perchè dopo il primo “round” sono entrati in campo i grandi ed è spuntata anche una pistola. E ad avere la peggio è stato il padre di due ragazzi rumeni, un 36enne residente a Sant’Antonio Abate. Qualcuno, che evidentemente li conosceva bene, ha pensato bene di metterli addirittura in contatto, raggiungendone uno telefonicamente e passandolo poi a G. G., il 36enne padre dei due ragazzi rumeni. Nonostante la conversazione non certo “tranquilla”, gli ucraini hanno accettato un incontro chiarificatore sull’accaduto, invitando però l’uomo a raggiungerli a Nocera Inferiore, dove risiedono e dove nel frattempo erano tornati. Così è stato fissato l’appuntamento, nei pressi del casello autostradale, dove si è verificato il “secondo round” dello scontro. Quello più grave.
Santa Maria la Carità. Lite al bar e spedizione punitiva: ferito a colpi di pistola