Torre del Greco. Non bastassero i guai giudiziari e la caccia senza confini al tesoretto sparito nel nulla, una nuova tegola si abbatte sugli armatori-vampiri della Deiulemar compagnia di navigazione. A breve, infatti, i rampolli di Giovanni Battista Della Gatta e la famiglia del comandante Giuseppe Lembo l’unico dei tre fondatori dell’ex colosso economico di via Tironi rimasto in vita – potrebbero essere costretti a lasciare le proprie maestose ville. Uno «sfratto» legato a doppio filo al complicato intreccio di cause civili e procedimenti amministrativi innescato dal «grande crac» all’ombra del Vesuvio.La tenuta nel rione chicNon è un mistero come – a inizio 2009, in tempi non sospetti – la proprietà della mega-villa a ridosso dell’hotel Sakura fosse passata, attraverso la fusione con la società Pagra, alla società Maestrale. Con cui i fratelli Pasquale Della Gatta, Angelo Della Gatta – entrambi attualmente sottoposti agli arresti domiciliari per il cosiddetto affare Bayres – e Micaela Della Gatta sottoscrissero contratti di locazione della durata di 30 anni: un escamotage grazie a cui la mega-villa non è stata acquisita al fallimento della società di fatto costituita dagli armatori-vampiri. Ma, secondo indiscrezioni provenienti dai legali degli obbligazionisti, in questi giorni la società Maestrale – il cui amministratore unico era Francesco Bassolino, un imprenditore di Afragola, storico feudo dell’ex governatore della Campania – abbia affidato a unlegale di fiducia l’incarico per un’azione di rilascio dell’immobile a carico degli «inquilini eccellenti»del feudo. «La Maestrale non è stata acquisita al fallimento della società di fatto – sottolineano i legali degli ex obbligazionisti – ma sequestrata su richiesta della curatela. Lo stesso discorso vale per gli immobili della famiglia di Giuseppe Lembo, intestati al trust dei nipoti del comandante. Perciò, le iniziative sono state adottate dalla custodia su sollecitazione della curatela fallimentare della società di fatto».La villa dei LemboA rischio sfratto, dunque, ci sarebbero anche il comandante Giuseppe Lembo e i suoi eredi a cui sarebbe stata presentata formale disdetta del contratto di comodato d’uso gratuito. Fatti salvi gli eventuali ricorsi, le due lussuose residenze di via Giovanni Battista Della Gatta e via Guglielmo Marconi potrebbero a breve rimpinguare il «patrimonio immobiliare» della società di fatto. E, in caso di vendita, garantire alle 13.000 famiglie di risparmiatori un’ulteriore potenziale fonte di recupero degli investimenti.
LA TENUTA DA SOGNO NEL QUARTIERE VIP
La villa di proprietà della società Maestrale in cui vivono gli eredi di Giovanni Battista Della Gatta