Castellammare di Stabia – Equitalia gli chiedeva il pagamento di 418mila euro ed era arrivata a ipotecare alcuni beni di sua proprietà. Ma all’imprenditore la maxi-cartella esattoriale non era mai stata notificata. Per questo motivo, la commissione tributaria provinciale ha accolto il ricorso presentato dall’imprenditore e ha annullato la cartella esattoriale, condannando persino Equitalia a pagare spese processuali per 6mila euro.
La storia
La vicenda riguarda un piccolo imprenditore edile di Castellammare di Stabia. E’ il 20 marzo 2015, quando l’agenzia di riscossione gli notifica una comunicazione di iscrizione ipotecaria con la quale intimava la sua società a pagare entro 30 giorni 418mila euro. Pena la vendita all’asta dei beni che erano stati ipotecati. L’imprenditore a quel punto si rivolse alla Sabe (Sportello anti banche e Equitalia), guidato dall’avvocato Pasquale Chierchia. Dalla lettura della comunicazione d’iscrizione ipotecaria, si evinceva che la somma avanzata (per lo più tasse non pagate)derivava da una cartella di pagamento notificata, secondo l’agente di riscossione, il 7 ottobre 2014. Ma all’imprenditore, in realtà, non era mai stata notificata alcuna cartella di pagamento.
Il ricorso
Secondo quanto previsto dalla legge: in assenza della notifica o della prova dell’avvenuta notifica della cartelle di pagamento, contenenti l’iscrizione dei ruoli, quali titoli esecutivi, o nell’ipotesi di invalidità della notifica stessa viene a cadere il presupposto del diritto all’invito a pagare e all’eventuale iscrizione ipotecaria, le quali risultano illegittime in quanto la nullità della notifica degli atti presupposti comporta l’invalidità di quelli conseguenti. Ragion per cui, l’imprenditore decise di presentare un ricorso dall’esito praticamente scontato. Tant’è vero che come si evince dalla sentenza Equitalia non s’è nemmeno costituita in giudizio. E il giudice della commissione provinciale tributaria non ha potuto far altro che annullare sia l’iscrizione ipotecaria, salvando i beni della società, che la cartella di pagamento di 418mila euro, perché mai notificata. Inoltre il Giudice ha condannato Equitalia al pagamento di 6mila euro per spese processuali, per i quali l’imprenditore ha già presentato diversi solleciti. Ribaltando di fatto il ruolo di chi da possibile debitore, si ritrova addirittura a essere creditore.