Agli uomini dell’Antimafia ha raccontato la vita di un killer al servizio della camorra. Un criminale che guarda alla malavita con gli occhi dietro un grilletto e i vestiti sporchi di sangue. Oggi Agostino Scarrone – ex sicario pentito del clan Birra-Iacomino di Ercolano – potrebbe far luce anche sui delitti irrisolti legati alla guerra di camorra di Torre Annunziata. Si, perché quel sicario biondo con lo sguardo glaciale e la pistola calda è stato uno dei affiliati in prestito del clan Gionta. Uno dei camorristi che – in nome della guerra – ha fatto su e giù tra Ercolano e Torre Annunziata. Una pedina di quella santa alleanza costruita – agli inizi del 2000 – tra i Birra, i Gionta e i Chierchia. Un asse della morte già finito al centro di numerose inchieste dell’Antimafia che hanno portato alla condanna per i vertici delle 3 consorterie criminali. Nel mirino della Dda sono finiti numerosi delitti commessi dai killer torresi nella faida di Ercolano. Delitti costati una sfilza di ergastoli a boss e killer delle 3 cosche. Ma dai racconti dei pentiti potrebbe aprirsi un nuovo capitolo di quella santa alleanza.
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