«Difendere le bellezze naturalistiche, favorire la conoscenza delle attrattive archeologiche e, allo stesso tempo, favorire e sostenere le attività afferenti il settore agricolo: sono queste, a mio avviso, le direttrici di sviluppo del nostro territorio» – esordisce così Francesco Manniello, candidato della coalizione del centrosinistra al Senato.
Ad una settimana dalla tornata elettorale del 4 marzo, Manniello ha dato il via alla sua giornata in giro per il collegio senatoriale prima con una visita al mercato florovivaistico, tra Pompei e Castellammare di Stabia, poi con una serie di incontri con simpatizzanti e attivisti, per concludere con l’ultimo appuntamento ad Agerola, autentico fiore all’occhiello dei Monti Lattari.
«Il settore florovivaistico rappresenta un elemento di eccellenza per il nostro territorio, pur tra tante difficoltà gli operatori sono stati in grado di aumentare anno dopo anno il loro volume d’affari. La realizzazione di un nuovo spazio, in grado di soddisfare le esigenze logistiche degli operatori, è una delle priorità del Governo Regionale. Una azione che va sostenuta e rafforzata per garantire la creazione di nuovi posti di lavoro» – ha dichiarato Manniello a margine dell’incontro avuto con alcuni rappresentanti del settore.
Per il candidato sostenuto dalla coalizione di centrosinistra: «L’area torrese-stabiese può solo ottenere vantaggi da un incremento del settore florovivaista, ma allo stesso tempo non va dimenticata la produzione enogastronomica. I Monti Lattari e la zona vesuviana sono territori dove dobbiamo investire in conoscenza e tecnologia agricola per migliorare la qualità delle produzioni alimentari», spiega Manniello, secondo il quale «i campi, gli allevamenti e le industrie agricole, devono diventare dei veri e propri laboratori dove sperimentare un’agricoltura all’avanguardia che tenga in considerazione la produttività, la sostenibilità e le comunità. Per fare questo dobbiamo favorire una maggiore accessibilità ai finanziamenti, che non siano però soltanto incentivi all’acquisto di macchinari spesso rimasti inutilizzati da agricoltori privi di competenze».
Una produzione enogastronomica di qualità che, secondo quanto afferma Manniello, favorirebbe anche un aumento del turismo: «Il territorio come fonte di attrazione turistica, deve essere la nostra vera scommessa per garantire occupazione e crescita. Un esempio virtuoso è senza ombra di dubbio quello di Agerola, che proprio puntando sui sentieri e l’enogastronomia ha visto in questi anni aumentare sensibilmente il numero di visitatori».
Un’azione di marketing territoriale che andrebbe ad integrare le azioni messe in campo dal Grande Progetto Pompei: «Il Governo Nazionale ha dimostrato in questi anni di credere fermamente al rilancio dell’area archeologica: investendo soldi e risorse, ed oggi Pompei è un esempio da seguire in tutta Europa. Oggi bisogna passare alla seconda fase, quella che interessa i comuni della buffer zone. Interventi che devono essere incisivi per migliorare le condizioni dei comuni che insistono intorno all’area archeologica».