Nelle stanze di Palazzo de Fusco la scure dei debiti minaccia quotidianamente l’attività amministrativa. Il bilancio in rosso, la situazione drammatica dei conti ereditati negli anni, il rischio reale del dissesto finanziario. E’ quanto consiglieri, assessori e dirigenti sono costretti a fronteggiare giorno dopo giorno. Motivo che spinge l’esecutivo targato Pietro Amitrano a portare avanti una serie di iniziative, anche politiche, tese al contenimento dei costi. «Stop sprechi», è lo slogan che lanciano dalla sede di piazza Bartolo Longo. «Non abbiamo risorse», ripete il sindaco di Pompei. «La gente deve sapere che abbiamo scongiurato un dissesto finanziario e che questa amministrazione sta lavorando a una serie di progetti a costo zero. Soltanto così possiamo ottenere dei primi risultati. E’ un lavoro silenzioso, altro che spot pubblicitari», precisa.
Sindaco, c’è però una parte della città che la critica a causa delle condizioni delle strade.
«Io in primis le conosco, cammino a piedi tra la gente, ci parlo ogni giorno. Mi dicono delle strade, delle proprie difficoltà. Io chiedo pazienza e intanto chiedo scusa ai cittadini per quanto sono costretti a subire. Mi permetto di dire, però, che forse non tutti conoscono i conti in rosso del Comune e della situazione deficitaria legata all’organico».
Si spieghi meglio.
«Lottiamo tutti i giorni con un bilancio drammatico, che va approvato entro il 31 marzo. Mi rendo conto del subire quotidiano al quale i pompeiani sono costretti, ma stiano sicuri che non l’abbiamo messo alle nostre spalle. Non ignoriamo i problemi. Tutti i giorni valutiamo progetti, iniziative, programmi. E lo facciamo senza alcuna consulenza esterna, soltanto con le nostre risorse. Per questo voglio ringraziare tutti i consiglieri, gli assessori e la macchina comunale che c’è dietro questi primissimi risultati ottenuti. L’organico è ridotto all’osso».
Le assunzioni potrebbero significare una svolta.
«Naturalmente, stiamo valutando anche questo. C’è già un programma del fabbisogno di personale. Potremmo assumere in base ai pensionamenti registrati. Ci stiamo lavorando, come da otto mesi a questa parte. Un esempio sono i progetti presentati per le scuole e per le strade».
A che punto sono?
«Attendiamo l’esito di quanto presentato. La risposta arriverà entro marzo, siamo ottimisti. Abbiamo lavorato scrupolosamente. Per questo ringrazio col cuore l’architetto Antonella Gemei e l’ingegnere Valentina Maio. Stiamo puntando sui finanziamenti regionali per dare delle risposte importanti».
L’edilizia scolastica è una delle priorità?
«Ovviamente. Per questo stiamo concorrendo per i fondi Pon Fsr 14-20. Laddove non è possibile la riqualificazione, è previsto l’abbattimento e la ricostruzione delle scuole secondo le nuovissime normative legate all’edilizia scolastica. Tradotto vorrà dire che non parleremo più di semplici prefabbricati di un tempo. I lavori, di oltre sei milioni di euro, interesseranno Ponte Nuovo, Fontanelle, Nolana e Celentano».
E il Sacro Cuore?
«Abbiamo avuto nuovi sopralluoghi con le mamme, la struttura è quasi ultimata, mancano soltanto dettagli. Adesso insieme decideremo se trasferire i bambini da subito o per il prossimo anno scolastico. Di sicuro, tralasciando le polemiche emerse per la concessione dell’edificio in comodato d’uso gratuito dal Santuario, preciso che abbiamo risparmiato dei soldi. Soldi impiegati proprio per i lavori all’ex Sacro Cuore. Prima pagavamo diversi fitti. Tra questi, oltre 3mila euro al Liceo Pansa. Le spese sono state compensate».
Quali altri progetti sono in programma?
«Le strade sono nel nostro mirino. Come spiegato, puntiamo ai finanziamenti del Ministero dell’Interno. Si tratta di 5 milioni di euro, oltre non potevamo andare per dei limiti che ci vengono imposti. Per ogni strada abbiamo inoltrato degli allegati, anche in questo caso attendiamo gli esiti. Sono queste le nostre esigenze reali, soprattutto perché Pompei è una città turistica che ospita ogni anno 5 milioni di visitatori. Inoltre, attraverso i ribassi d’asta, potremmo ottenere risorse anche per altre strade. Così avvieremo un percorso».
Un percorso fondamentale per dare risposte.
«Daremo risposte attraverso la programmazione. Ripeto, non ci chiudiamo nelle nostre stanze. C’è un lavoro duro alle spalle, tutti i giorni proviamo ad aiutare tutti, ma non è sempre semplice. E’ facile criticare quando si è dall’altra parte. Io non ho interessi personali, cammino a testa alta con la mia coscienza pulita. Non favoreggiamo nessuno e siamo pronti a dare risposte che però hanno dei tempi burocratici».
Anche la periferia attende un segnale.
«Passo dopo passo proveremo a fare tutto. Un altro traguardo sarà la realizzazione di un palazzetto dello sport in via Monsignor Di Liegro. Abbiamo un fondo di 800mila euro, già disposto da parte del Credito Sportivo attraverso un mutuo sportivo che abbiamo anche cominciato a pagare. Anche per il Bellucci mancano dettagli. Servono solo gli arredi per gli spogliatoi e la pavimentazione delle tribune. Il Museo Temporaneo, invece, è stato riaperto dopo oltre due anni di progetti fermi».