Niente inchiesta bis sulla tragedia del primo maggio 2007 di Sorrento. I reati sono prescritti e non possono essere mosse nuove ipotesi di reato. Arriva dunque l’archiviazione per sette persone – tra dipendenti comunali, tecnici e collaboratori della ditta – indagate dallo scorso settembre per omicidio colposo.
Lo ha deciso il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Torre Annunziata Antonio Fiorentino che oggi ha accolto la richiesta di archiviazione formulata dal sostituto procuratore Emilio Prisco, titolare del caso. Termina qui la seconda inchiesta sulla tragedia di quasi undici anni fa in cui persero la vita Claudia Fattorusso e Teresa Reale. Le donne restarono ferite a morte dal crollo della gru dell’impresa Donnarumma di Pimonte che stava montando le luminarie sulla facciata della basilica di Sant’Antonino per la festa patronale. Alcuni mesi fa, un parente delle vittime, Bruno Morelli, si affidò all’ex magistrato Antimafia Antonio Ingroia e attraverso un esposto invocò la riapertura del caso. Nel mirino finirono alcuni presunti falsi commessi in Comune con l’obiettivo – secondo l’accusa della parte civile – di depistare le indagini. Castello accusatorio che si scontra con la prescrizione intervenuta sul procedimento e che ha provocato – è questo il senso delle motivazioni del decreto del gip – l’archiviazione.
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