Una vera e propria mattanza. Almeno 15 casi di animali avvelenati e uccisi. Soprattutto gatti, ma si segnalano anche cani. E tutti con la stessa modalitaÌ: bocconi ed esche killer sparse in strada. Succede a Marina del Cantone, la perla di Massa Lubrense del mare limpido e della cucina doc. La mattanza eÌ all’ordine del giorno ed eÌ stata segnalata giaÌ al sindaco Lorenzo Balducelli e ai carabinieri della stazione di Massa Lubrense che hanno cominciato a indagare. Anche il Wwf Terre del Tirreno eÌ in stato d’allerta tanto da aver riepilogato la vicenda in una segnalazione finita in Procura.
«Resta il dubbio sull’eventualitaÌ che altri esemplari felini, noti agli abitanti, non siano reperibili in quanto siano andati a morire lontano dalla zona abitata – si legge in una nota diffusa dagli ambientalisti -. Ancor piuÌ forte eÌ radicata eÌ l’incognita circa l’autore di un tale scempio e sulla possibilitaÌ che in giro ci possano essere ulteriori esche pronte ad uccidere ancora. Considerato che avvelenare un animale eÌ reato e le leggi sanitarie proibiscono e sanzionano lo spargimento di sostanze velenose con reclusione ed ammende; il permanere dei cadaveri di animali al suolo costituisce un grave rischio igienico-sanitario e conseguente pericolo per la pubblica e privata incolumitaÌ; il sindaco, in caso di avvelenamento anche solo sospetto, deve aprire un’indagine, boni care e ta- bellare la zona, intensi care i controlli; il sindaco, a seguito della segnalazione di avvelenamento da parte dell’istituto zoopro lattico sperimentale, deve dare immediate disposizioni per l’apertura di un’indagine, da effettuare in collaborazione con le altre autoritaÌ competente». Ecco percheÌ il Wwf «ha chiesto un urgente intervento atto ad accertare le cause di morte degli animali, tramite invio delle spoglie all’istituto zooprofilattico sperimentale competente, provvedere alla rimozione e smaltimento delle carcasse e, qualora venisse accertato lo spargimento di sostanze velenose, esche e quant’altro, attivare tutte le iniziative necessarie alla bonifica dell’area interessata prevedendone la segnalazione con apposita cartellonistica, noncheÌ intensi cando i controlli da parte delle autoritaÌ preposte per individuare e punire i responsabili».