Il comandante Francesco Schettino potrebbe fare ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo. E’ una voce che trapeloÌ giaÌ a margine della sentenza definitiva della Corte di Cassazione che lo scorso maggio confermoÌ la condanna a 16 anni di carcere per la tragedia della Costa Concordia. CosiÌ, a due giorni dal sesto anniversario del naufragio – il primo in cella per Schettino – l’ipotesi di un’istanza a Strasburgo torna a prendere corpo. Lo conferma anche uno degli avvocati del capitano di Meta, Donato Laino. «Si sta valutando» il messaggio telegrafico del legale di Schettino, sentito dall’AdnKronos. E’ un messaggio preciso, importante. E al di laÌ dell’attesa che maturino i tempi per chiedere una misura differente da quella del carcere. E’ evidente che Schettino potrebbe chiedere i bene ci «come la legge prevede» evidenzia l’avvocato Laino che, assieme al collega Saverio Senese, molto spesso fa visita al capitano detenuto nel nuovo complesso del penitenziario di Rebibbia.
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