Ha reso dichiarazioni spontanee, anche se in modo confuso e frammentario, che secondo fonti inquirenti rappresentano una “confessione esauriente”, Besart Imeri, il 25enne macedone disoccupato accusato di aver ucciso il figlio Hamid di 5 anni a Cupramontana (Ancona). Per questo il pm di Ancona Valentina Bavai ha chiesto al gip la convalida del fermo per omicidio volontario aggravato dai vincoli di parentela. Al momento non viene contestata la premeditazione. La Procura non esclude turbe psichiche alla base del gesto: l’uomo e’ in cura da qualche tempo per problemi psichiatrici. Secondo la prima ricostruzione, avrebbe strozzato o soffocato a mani nude il bambino nella sua Toyota Yaris, subito dopo essere usciti di casa per una passeggiata. Durante l’interrogatorio, il 25enne non sarebbe riuscito a spiegare il contesto nel quale e’ avvenuta l’aggressione, forse preceduta da un capriccio del piccolo. E’ stato ascoltato per tutta la notte dal pm nella locale caserma dei carabinieri e all’arrivo del suo legale, avv. Raffaele Sebastianelli, si e’ avvalso della facolta’ di non rispondere. Ora e’ rinchiuso nel carcere di Montacuto dove il suo legale lo incontrera’ nei prossimi giorni. Con ogni probabilita’ la difesa chiedera’ accertamenti anche di tipo psichiatrico. Non sono sono state ancora fissate le date per la convalida del fermo e dell’autopsia che verra’ eseguita ad Ancona.
CRONACA
5 gennaio 2018
Bimbo strozzato dal padre, l’uomo in cura da tempo per problemi psichiatrici