Una dinamica complicata che resta al vaglio degli inquirenti. Un giallo che continua a infittirsi anche dopo una “confessione spontanea” di un gragnanese che, poco dopo l’incidente mortale in viale delle Puglie, aveva fornito una versione direttamente alle forze dell’ordine. «Ho visto tutto» e il testimone ha poi raccontato di “peripezie” che Angelo Cesarano era intento a provare mentre era alla guida del suo scooter. Una ricostruzione che non ha portato da nessuna parte e velocemente decaduta. In effetti, la persona che ne ha dato spontaneamente la versione dei fatti era in tutto altro posto nel momento dell’incidente mortale. «E’ stato accertato che la persona era altrove. E’ stato indagato per falsa testimonianza», conferma Patrizio Mascolo difensore della famiglia Cesarano.
CRONACA
29 dicembre 2017
Gragnano. Morte Angelo Cesarano, bugie e mistero: spunta un indagato per falsa testimonianza