Non vogliono passare per quelli che hanno contribuito alla scomparsa del Modena Calcio, escluso lunedi’ scorso dal campionato di serie C. Una rappresentanza della squadra con un lunghissimo comunicato ha voluto chiarire come il gruppo ha vissuto questi mesi all’insegna dell’incertezza, senza risparmiare pesanti critiche nei confronti di Aldo Taddeo, l’imprenditore varesino che rilevo’ da Caliendo il Modena un mese fa, ma anche dell’allenatore Ezio Capuano. “Non ci sentiamo la causa del fallimento di una societa’ cosi’ piena di tradizione – dicono i giocatori che in due occasioni hanno scioperato non giocando le gare di Fano, poi rinviata, e Santarcangelo – Quando la stagione e’ iniziata lontano dal Braglia – causa la chiusura dello stadio – le nostre certezze hanno lasciato spazio a incertezza e dubbi. Quando subentro’ Taddeo, raccogliemmo informazioni sempre meno positive nei suoi confronti. Quasi allo sfinimento ci era stato ripetuto soprattutto dallo staff tecnico e dal team manager ‘se la compra Taddeo e’ finita’. A lui chiedemmo semplicemente il rispetto delle regole e che venissero pagate le mensilita’ di luglio agosto, e di aprire lo stadio trattando con il comune”. Cosa che poi non si e’ verificata. Stadio Braglia di Modena sempre chiuso e giocatori mai convinti con proposte serie di pagamento. Su Capuano, l’allenatore passato in questi giorni a guidare la Sambenedettese, i giocatori non sono stati teneri: “Ci siamo sentiti traditi da lui. Neanche davanti alla nostra espressa richiesta di dimettersi lascio’ il suo posto; evidentemente gli interessi erano altri e ovviamente ha preferito mettersi dignita’ sotto i piedi invece che rassegnare le dimissioni. La favola che non avrebbe potuto allenare per 2 anni e’ ormai storia e neanche a farlo apposta il cosiddetto capitano che doveva abbandonare per ultimo la barca ha gia’ trovato squadra”.
SPORT
10 novembre 2017
Fallimento Modena, i calciatori contro Capuano: “Ci ha traditi”