CRONACA
18 ottobre 2017
Torre Annunziata. Architetto ucciso dal palazzo di Rampa Nunziante, i familiari: “Fuori i colpevoli”
«Lui era la mente e io ero il braccio. La cosa che mi rende più triste è che non potrò più realizzare i suoi sogni». Trattiene a fatica l’emozione Attilio Cuccurullo, mentre davanti agli occhi scorre tutta la sua vita. I ricordi sono come lame. E parlare è come scavare in una ferita ancora sanguinante. In fondo ai pensieri c’è il volto di Giacomo, suo fratello, una delle 8 vittime del crollo della palazzina di Rampa Nunziante, la tragedia che all’alba del 7 luglio scorso è costata la vita a 8 persone: tutte sepolte sotto le macerie insanguinate di quel palazzo di 3 piani che guarda sul mare di Torre Annunziata.
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