Il rione Provolera di Torre Annunziata è un labirinto di vicoli dove il tempo sembra essersi fermato. I negozi si contano sulle dita di una mano. E tra le palazzine pericolanti si respira il profumo della miseria. L’unica impresa che regge alla crisi e al declino, da queste parti, è quella dello spaccio. La droga è la fonte di sostentamento primaria per decine di famiglie. Nei tuguri scavati tra la roccia donne e bambini confezionano le dosi di marijuana, eroina e cocaina da rivendere a 10 euro al pezzo. La criminalità, a Torre Annunziata, si infila nelle diseguaglianze. In quel labirinto di contraddizioni dove le strade cadenti hanno nomi affascinati: da vico Luna a via Carducci. E la droga resta l’unica vera azienda in grado di macinare soldi a ogni ora del giorno e della notte. Per essere assunti non servono titoli o referenze. Non contano sesso ed età. Basta solo avere dimestichezza con le regole dello spaccio.
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