Se non fosse per lui, forse, la terra dei fuochi del Vesuvio sarebbe ancora una leggenda metropolitana. Le discariche dalla camorra, la strage dei tumori e l’acqua avvelenata, sarebbero rimasti lì, sepolti sotto 4 metri di terreno e 40 anni di omertà.
Ma padre Marco Ricci, sacerdote della chiesa del Sacro Cuore di Ercolano, non si è voltato dall’altra parte, come per decenni hanno fatto i politici, gli affaristi e i codardi. Si è sporcato le mani, come dovrebbe fare un prete coscienzioso che combatte per i suoi fratelli. Ha scavato a fondo nell’anima di una terra stuprata da imprenditori senza scrupoli e criminali spietati. Prima con le parole, poi con le mani. Facendo conoscere al mondo la storia della terra dei fuochi del Vesuvio, l’enorme distesa di rifiuti tossici che puzzano di camorra piazzata nel ventre del vulcano.
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