Si è strofinato gli occhi sporchi di polvere, poi ha abbracciato il vigile del fuoco che l’ha estratto vivo dalle macerie della sua cameretta. Mattias, 8 anni, è l’ultimo estratto vivo da una casa di Casamicciola crollata a causa del terremoto che alle 20.57 di lunedì ha terrorizzato Ischia. Il lavoro dei soccorritori va avanti senza sosta: c’è da salvare ancora Ciro, 11 anni, fratello di Mattias, che è ancora sotto le macerie. I vigili del fuoco lo hanno raggiunto e ci stanno parlando ormai da ore, provando a tranquillizzarlo. I due fratelli negli istanti drammatici del terremoto hanno trovato riparo sotto il letto a castello della loro cameretta, mentre la casa veniva giù. Ad attendere il salvataggio di Ciro ci sono i genitori (i primi a essere salvati dai vigili del fuoco), che alle 4 del mattino hanno pianto di gioia quando i soccorritori hanno estratto vivo dalle macerie il più piccolo della famiglia: Pasquale, di appena sette mesi.
IL BILANCIO
Due donne morte e 39 feriti, tra cui uno in gravi condizioni. Questo, per il momento, il bilancio del terremoto che ha colpito Ischia. Gli esperti hanno aggiornato la stima della scossa a 4.0, mentre nei momenti immediatamente successivi al sisma si era parlato di una magnitudo di 3.6.
Una delle vittime è un’anziana donna, Lina Cutaneo, che è morta dopo essere stata colpita da calcinacci caduti dalla chiesa di Santa Maria del Suffragio di Casamicciola. L’altra donna deceduta non è ancora stata identificata: non è chiaro se sia rimasta travolta da un crollo o colta da malore. Sono circa un migliaio le persone sfollate, che dovrebbero essere ospitate temporaneamente in due scuole del comune di Casamicciola, dopo i controlli di agibilità. Iniziate anche le prime verifiche per comprendere negli edifici parzialmente danneggiati l’agibilità. Tettoie cadute e cedimento di porzioni di struttura anche in altri comuni dell’isola, come Forio e Lacco.
TERRORE DEI TURISTI
Il timore di nuove scosse ha scatenato la grande fuga da Ischia da parte dei turisti. Solo nella notte, grazie ad alcune corse speciali, hanno lasciato l’isola oltre mille persone. Ma al porto ce ne sono almeno altre duemila in fila, che attendono il primo traghetto utile per scappare via. I sei sindaci dell’isola di Ischia, in una nota congiunta, «ribadiscono, anche al fine di rassicurare gli ospiti dell’isola e i loro familiari in Italia e all’estero, che in questa tragica circostanza gran parte dell’isola torna, velata di tristezza per le vittime, alla normalità dei trasporti pubblico comunque mai interrotti e delle strutture turistico-ricettive e degli esercizi pubblici aperti e a disposizione degli ospiti».
Nella nota i sindaci spiegano che «mentre ancora si scava nella zona alta di Casamicciola Terme duramente colpita, in gran parte dell’isola non si è registrato alcun crollo né danni a persone e a edifici».