«L’amministrazione comunale è pronta a trovare nuove soluzioni per i bambini del secondo circolo didattico in via Sant’Abbondio, “Enrico Celentano”. Avevamo individuato una struttura a Civita Giuliana, dove avremmo garantito ai piccoli anche una navetta, ma le mamme preferiscono un’altra sistemazione definitiva». Parola dell’assessore Pasqualina Dentino, delegata all’edilizia scolastica, a lavoro per garantire ai 180 alunni dell’istituto di via Sant’Abbondio – suddivisi tra cinque classi di scuola primaria e tre di scuola dell’infanzia – una struttura alternativa più sicura. «L’intenzione era poter garantire ai piccoli una vera scuola, una vera unità scolastica. Lavoreremo per soddisfare le esigenze di tutte queste famiglie – aggiunge la Dentino -. La soluzione a Civita Giuliana avrebbe garantito anche un risparmio economico alle casse comunali, visto che il costo delle strutture temporanee è di quasi 5mila euro mensili nonostante diversi disagi ben noti».
La chiusura
L’istituto “Celentano”, nel centro di Pompei, è stato chiuso lo scorso gennaio perché tre classi inagibili. Da qui la necessità di trasferire gli alunni in altre strutture. Alcuni nelle aule del plesso “Mariconda”, altri in quelle dell’istituto Della Corte e Mele, altre ancora in quelle dell’edificio di via Sacra- di proprietà della Chiesa -affidato in locazione al liceo linguistico “Pansa”. Una vera odissea per i piccoli studenti che la nuova amministrazione vuole cancellare quanto prima trovando una nuova soluzione entro l’inizio del prossimo anno scolastico. D’altronde, il sindaco Pietro Amitrano è stato chiaro: tra le sue priorità ci sono le scuole, che vanno ristrutturate appena sarà possibile.
Il sopralluogo
Nelle ultime ore c’è stato un sopralluogo alla struttura di Civita Giuliana in presenza dell’assessore Pasqualina Dentino e il comitato dei genitori del plesso Celentano. Un sopralluogo, però, che non ha portato frutti. Almeno per il momento. Le mamme dei bambini non vogliono che la scuola sia trasferita in periferia e preferiscono ancora una soluzione temporanea in attesa che l’istituto venga ripristinato completamente. La nuova amministrazione di Pompei, insieme all’assessore delegato anche alla pubblica istruzione, sta valutando sul da farsi. Non è ancora stato stabilito se i lavori riguarderanno soltanto le tre aule inagibili – eventualmente demolendole – oppure debbano interessare l’intera struttura con conseguente demolizione di costruzione. Naturalmente sono due ipotesi di lavoro che richiedono tempi, modalità e costi differenti.
Lo stato di abbandono
Intanto, la struttura è attualmente abbandonata tra sterpaglie, rifiuti e animali. Lo scorso marzo tra l’altro – in quello che è stato il terzo furto in 15 giorni alle scuole di Pompei – sono state rubate lavagne lim, lavandini, scaldabagni e materiali di altro genere. Il 23 giugno c’è stato anche un primo sopralluogo informale del sindaco di Pompei per toccare con mano i problemi della città proprio dalla scuola elementare e materna Enrico Celentano. Il primo cittadino spiegò di essere pronto a «fare di tutto per riaprirla. E’ una struttura bellissima che serve a un quartiere importante della nostra città: Sant’Abbondio. Non possiamo permetterci di lasciarla abbandonata in questo modo».